"Riaprire Area C è da folli. Con il virus salute a rischio"

Da Fi a Fdi e alla Lega tante proteste contro il Comune. "I mezzi Atm già al limite, torneranno ad affollarsi"

"Riaprire Area C è da folli. Con il virus salute a rischio"

Nel giorno in cui davanti al Meazza decine di migliaia di tifosi di Milan e Inter si ritrovano, tifano e si scontrano come se il Covid fosse un ricordo e le vie del centro vengono prese d'assalto come prima della pandemia, scoppia la polemica sulla decisione del Comune di riattivare area C da mercoledì 24 febbraio dalle ore 10 alle ore 19.30. Sarebbe bello il Covid fosse solo un ricordo ma purtroppo non è così e a ricordarlo alla giunta di Palazzo Marino ieri sono state le proteste dell'opposizione e non solo. Una raffica di proteste perché, in piena pandemia e con una situazione di contagi non proprio sotto controllo, i mezzi pubblici restano uno dei luoghi ad alto rischio. Ed è chiaro che molti milanesi che in questi mesi hanno approfittato della sospensione per usare l'auto ora, fatti due conti, torneranno ad usare i mezzi pubblici. Ieri mattina davanti a Palazzo Marino a protestare è stata una delegazione di Fdi con un presidio a cui hanno partecipato la Coordinatrice Regionale Daniela Santanchè, il Coordinatore cittadino Stefano Maullu, Marco Osnato, Paola Frassinetti, il Capogruppo Andrea Mascaretti e Riccardo De Corato. «Questa a follia della Giunta Sala di riattivare l' Area C durante la pandemia di Covid va fermata - spiegano - perché mette a rischio la salute dei cittadini aumentando le presenze sui mezzi pubblici e conseguentemente il rischio di diffusione del contagio. Dunque, impedire ai cittadini meno abbienti di andare in automobile vuol dire condannarli a maggiori rischi e alla certezza di muoversi in un ambiente meno salubre. Una politica iniqua che si accanisce sui più deboli. Assolutamente inaccettabile. Procederemo nelle sedi opportune per dire no a questa ingiustizia». Un'opposizione decisa condivisa anche dagli azzurri di Forza Italia che annunciano una mozione per chiedere la sospensione del provvedimento durante l'emergenza sanitaria. «Prima della diffusione del Covid - afferma Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia - a Milano entravano ogni giorno un milione circa di vetture. Oggi, con i rischi del contagio, molte persone utilizzano l'automobile per viaggiare sicuri verso il luogo di lavoro. Riaprire Area C in questo momento è una scelta irresponsabile. Per incamerare più risorse il Comune rischia di far pagare un prezzo troppo alto ai milanesi. Con la nostra mozione chiediamo alla giunta Sala di sospendere Area C e le altre Ztl fino a quando in Lombardia non avremo raggiunto la copertura vaccinale della popolazione». «A Milano serve sostegno economico e sviluppo. Area B e Area C in questo senso sono solo delle ingiuste gabelle che cadono sulle martoriate tasche dei Milanesi- spiega Enrico Turato, consigliere FdI Municipio 9 - Il Presidente della Caritas Ambrosiana ha confermato il trend che nella città di Milano da anni aumentano le famiglie povere. Questo indice è poi aumentato esponenzialmente a seguito della pandemia. Milano e Milanesi hanno bisogno di un'amministrazione che li ami tutti allo stesso modo e che non faccia discriminazioni tra chi vive in centro città e chi invece nelle periferie».

«È una decisione senza senso, perché così le persone useranno meno l'auto e di più i mezzi pubblici, che sappiamo essere tra i principali luoghi di contagio del virus - spiega il Commissario Provinciale di Milano della Lega Salvini Premier Stefano Bolognini - Il 16 febbraio l'assessore Granelli dichiarava che la situazione dal punto di vista sanitario è ancora troppo ballerina, come vi abbiamo già detto nelle scorse settimane, con un orizzonte così

incerto non si cambia niente su Area B e Area C. Noi naturalmente continuiamo a monitorare. Proprio perché la situazione è ancora molto incerta ritengo una scelta senza senso spingere le persone ad affollare i mezzi pubblici».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica