
Il centrodestra è contrario al progetto della pista ciclabile in corso Sempione, ridurrà le carreggiate e taglierà i posti auto. Fatta la premessa, la Lega avverte che se il Comune green ha deciso di procedere, allora proceda spedito. Contesta i cantieri lumaca e teme che in corso Sempione si ripeta la fotocopia dei lavori infiniti di M4. I cantieri partiti nel marzo 2021 e stoppati dopo poche settimane «sono ancora fermi, immobili - sottolinea la consigliera leghista Silvia Sardone -. Dopo due aggiudicazioni revocate la situazione comincia a diventare a dir poco grottesca, visto e considerato che la sinistra fa dell'ambientalismo e della mobilità sostenibile le sue bandiere principali. Oppure sono i soliti spot di facciata? Ricordo che il progetto preliminare di questa pista risale al 2015 e che il nuovo assessore alla Mobilità aveva promesso che i lavori sarebbero partiti finalmente a febbraio. Viene da chiedersi di quale anno, visto che siamo a fine mese e non si muove nulla. Parlano di Champs Elysées in Sempione per impressionare i cittadini e poi non riescono a realizzare nemmeno una ciclabile. Siamo pronti per altri ritardi record?». E ironizza: «É inutile che la sinistra continua a professarsi green perché ovunque mette le mani sui temi di mobilità il fallimento è dietro l'angolo».
Anche il consigliere della Lega nel Municipio 8 definisce i ritardi «imbarazzanti, vedere un cantiere fermo da mesi e continui rinvii da parte di una giunta che si professa green dà esattamente la cifra della sinistra, tante promesse a parole e pochi fatti nella realtà. Solleciteremo delle risposte in Consiglio di Zona per capire quali siano le reali tempistiche di realizzazione, pretendendo chiarezza e non le solite prese in giro ai cittadini».
Il Comune assicura che la ripresa dei lavori è vicina. Il progetto definitivo della ciclabile è stato approvato a ottobre 2019, quello esecutivo nel luglio 2020. Per minimizzare i disagi aveva lanciato una gara unica per i lavori della pista e l'adeguamento dell'impianto dell'acquedotto lungo il tratto da via Canova a piazza Firenze. I lavori sono stati affidati a ottobre 2020 ad una impresa che però, «pur avendo tutte le qualificazioni, non aveva mai eseguito lavori analoghi».
Constatata l'inerzia o l'incapacità, è state prima emessa una nota di diffida e successivamente è scattata la revoca dell'aggiudicazione. A gennaio 2021 i lavori sono stati quindi affidati alla seconda impresa in graduatoria, con previsioni di inizio lavori a marzo 2021 perchè nel frattempo la ditta esautorata aveva fatto ricorso e bisognava attendere l'esito. E pure la seconda impresa è risultata in seguito non idonea.
L'assessorato alla Mobilità riferisce ora che è terminata la nuova gara, questa volta a con procedura negoziata, e Mm - che gestisce l'assegnazione dei lavori - ha iniziato le interlocuzioni con l'impresa per cominciare a organizzare la ripresa del cantiere. I lavori dureranno 240 giorni. Sempre che non intervengano altri imprevisti...
Lo sa Draghi, che un Paese così bamba non va da nessuna parte nemmeno con il PNRR?
Mi immagino se avessimo dovuto costruire trincee come hanno fatto gli ucraini: ricorsi al tar, cantieri fermi, sit-in di studenti per trincee "sostenibili" ecc. ecc.