In Triennale Boeri punta alla poltrona di De Albertis

E al sindaco Giuliano Pisapia potrebbe non dispiacere affidargli un incarico di prestigio per smorzarne gli ardori sempre più critici verso l'amministrazione

«Siamo scaduti, ma non ci consideriamo poi così scadenti» diceva ieri il presidente della Triennale Claudio De Albertis presentando con i membri del cda il bilancio 2012. Scherzava perché la caccia alla sua poltrona è già cominciata e in agguato c'è ancora Stefano Boeri, l'architetto ed ex assessore che potrebbe trovare consolazione dopo essere stato licenziato dall'assessorato alla Cultura.

Perché al sindaco Giuliano Pisapia potrebbe non dispiacere affidargli un incarico di prestigio per smorzarne gli ardori sempre più critici verso l'amministrazione. Il fatto è che il nome di Boeri non rientra tra quelli iscritti nel bando del Comune e di cui fa parte anche la designer (oggi nel cda) Carlotta de Bevilacqua molto gradita al sindaco e un tempo allo stesso Boeri che la contrappose proprio a De Albertis al momento di sostituire Davide Rampello.

Ma il problema sarà aggirato se Boeri diventasse il candidato del ministero dei Beni culturali oggi nelle mani del dalemiano Massimo Bray. Un'alleanza tra Comune e ministero che potrebbe vincere la resistenza degli altri soci. Con la Camera di commercio incline a una riconferma di De Albertis che potrebbe convincere la Regione e la Provincia, ma solo se verserà i contributi. Altrimenti, difficile l'ingresso di un privato, quel posto nel cda potrebbe toccare al ministero (facendo così pendere l'ago verso Boeri) o essere diviso fra tutti. Compresa la Regione che non ha intenzione di appoggiare Boeri.

E a questo punto entra in campo la riscrittura dello statuto in mano al ministero, questa volta dell'Economia, che oltre a certificare la riduzione da 9 a 5 dei membri del cda, potrebbe togliere al sindaco tutto il potere sulla nomina del presidente. Per il momento De Albertis, il costruttore e numero uno di Assimpredil, ha dalla sua i numeri di un bilancio che ha del miracoloso se si pensa che al suo arrivo 15 mesi fa segnava un passivo di 1,36 milioni di euro e oggi registra un utile di 1,203 milioni con il patrimonio integralmente ricostituito.

Oltre al progetto presentato martedì al Bie a Parigi per far rivivere nel 2016 e dopo vent'anni l'Esposizione internazionale. E da ieri alla Triennale mostre, concerti e la corsa «Run4T» di sabato per celebrarne gli ottant'anni.

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