Uno «sfogo» in piena regola, che chiama in causa soprattutto i maleducati che creano situazioni di degrado, ma forse anche le istituzioni che dovrebbero controllare e prevenire questo imbarbarimento urbano.
La protesta arriva dal Memoriale della Shoah di Milano, un'istituzione amata e rispettata a Milano, un luogo della memoria e della cultura che certo merita un rispetto e un'attenzione particolari, anche simbolicamente. Ma questa attenzione evidentemente non c'è. «Piccolo sfogo, abbiate pazienza - si legge nella pagina social del Memoriale, con una foto a corredo - Questa era la situazione questa mattina al Memoriale della Shoah Milano. Da mesi ormai ogni pomeriggio e notte la piazza si riempe di persone che lasciano come ricordo urina, feci, vomito, bottiglie rotte, segni di spaccio». «Come potete immaginare - dicono dal Memoriale - la situazione non è piacevole né per noi, né per chi (polizia e Amsa) deve liberare lo spazio ogni mattina. Oggi però - aggiunge la Fondazione - oltre al "normale" disagio abbiamo trovato i vetri esterni del Memorialedella Shoah rotti. Un atto di incuria, ignoranza, fatto senza sapere cosa rappresenta questo spazio».
«Ora - concludono dal Memoriale - questo è un luogo di Milano e dei milanesi, è un luogo di Memoria che ormai in centinaia di migliaia hanno visitato e amato. Non lasciamolo solo. Parliamo molto di storia, memoria, e del loro uso: siccome sono importanti, iniziamo a trattare bene i nostri luoghi. Sarebbe già un passo avanti».
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