Arabia Saudita: "L'Italia non ci dia lezioni sui diritti"

L'ambasciatore dell'Arabia Saudita in Italia, Rayed Krimly ha scritto una lettera per lamentarsi delle ingerenze italiane nel caso di Ali Al Nim

Arabia Saudita: "L'Italia non ci dia lezioni sui diritti"

Alta tensione sulla linea Roma - Riyadh. L'ambasciatore dell'Arabia Saudita in Italia, Rayed Krimly ha scritto una lettera di fuoco contro l'Italia colpevole di interferire negli "affari interni" del Paese. L'"invito" di Krimly a Roma sarebbe quello di "non dare lezioni in tema di diritti umani".

L'irritazione saudita deriva da due relazione che il Governo ha presentato in merito all'oppositore Ali Al Nim condannato a morte da un tribunale saudita. Krimly ha invitato l'Italia ad "approfondire la conoscenza dei casi particolari che si trovano a criticare". Nel testo si leggono poi tutte le accuse che pendono su Al Nimr, 14 reati tra cui "molteplici attacchi armati contro mezzi della polizia, contro personale e stazioni di polizia con armi e bombe molotov, la creazione di cellule terroristiche armate, protezione e assistenza offerta a terroristi ricercati, ripetute rapine a mano armata a danno di negozi e farmacie, nonchè reiterati attacchi a proprietà private e pubbliche".

Al di là della vicenda il diplomatico affonda ancora dicendo che "l'epoca dell'imperialismo europeo si è da tempo conclusa, a voi possono non piacere alcuni aspetti dei nostri valori o della nostra cultura o delle nostre leggi, ma questi appartengono a noi e non a voi".

Nella parte finale della lettera esce poi tutto l'orgoglio dell'ambasciatore: "Il nostro è un Paese orgogliosamente indipendente e non è mai stato dominato da potenze coloniali. Non è nostro uso interferire negli affari interni di altre nazioni e certamente non tolleriamo che altri tentino di interferire nei nostri".

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