"Così non ordinerai più una 'ndrangheta per dolce" questa è la frase migliore che è venuta in mente all'Università di Lovanio, in Belgio, per promuovere i corsi di lingua italiana del loro ateneo. In queste ore, infatti, è questa la proposizione che spicca su grandi manifesti per tutta Bruxelles. Oltre che di pessimo gusto anche priva di significato, di certo non il modo migliore per far capire che si è in grado di insegnare italiano.
Non è la prima volta che accade un qualcosa di simile, già l'EasyJet, lo scorso giugno, per "pubblicizzare" Lamezia, sede del principale aeroporto della Calabria, scriveva "assenza di turisti a causa della sua storia di attività mafiosa e di terremoti". La compagnia aerea aveva, successivamente, rimosso la frase e chiesto scusa al Bel paese.
Una mancanza di rispetto, quella Belga, soprattutto nei confronti di tutti quegli italiani che nel Paese rappresentano la seconda comunità straniera. "È inconcepibile come nel 2020 dobbiamo ancora osservare cadute di stile come quella di un'università a poche decine di chilometri da Bruxelles, ovvero nell'epicentro istituzionale dell'Europa pulsante, omnicomprensiva, includente e multirazziale, che fanno leva su stereotipi negativi, lesivi della dignità di un popolo, in questo caso il nostro, per vendere qualche corso di lingua", sottolinea Vicky Gitto, presidente dell'Art Directors Club Italiano (Adci).
Ad essere ancora più grave, però, è l'autorizzazione delle autorità locali che ne hanno permesso l'affissione. "Relativamente alle menti che l'hanno pensata e realizzata direi che sono un po’ come quei pseudo-comici che a corto di talento e idee si affidano a battute volgari per 'raccattare qualche mezza risata. Semmai è imbarazzante che il committente sia un'università, e non di una 'Repubblica delle banane, ma di un paese civile ed evoluto che con l'Italia ha fondato l'Europa unita" ha concluso sempre il presidente dell'associazione dei pubblicitari italiani.
Una trovata pubblicitaria che non fa ridere nessuno ancora meno gli italiani che si sono trasferiti lì i quali hanno espresso sui social la loro disapprovazione. "Noi italiani del Sud che la Mafia la 'Ndrangheta e la Camorra la conosciamo bene, noi che l'abbiamo combattuta [...] NOI non possiamo permettere che ancora nel 2021 si usino queste parole per fare della pubblicità, del clamore mediatico, o dell'ironia!" scrive Stefano sul gruppo "Italians ad Anversa". E molti altri sono i commenti di questo tipo.
Tra l'altro, il Belgio, come dimostrato da diverse inchieste, conosce bene la 'ndrangheta dal momento che diverse cosche operano negli affari locali. E sul territorio non è presente solo la 'ndrangheta ma anche altre diverse organizzazioni mafiose come quella marocchina, quella nigeriana ed anche quella albanese. Il porto di Anversa, oltretutto, è tra i luoghi principali del Nord Europa dove si sviluppa il giro d'affari criminale. Sempre qui, infatti, è avvenuto il più grande sequestro di un carico di cocaina mai avvenuto in Europa: ben 16 tonnellate scoperte.
Un motivo in più per cui l'Università e le autorità competenti avrebbero fatto bene a condannare e rigettare la pubblicità proposta loro piuttosto che autorizzarla. Al momento però, l'Università non ha ancora chiesto scusa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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