Un bimbo di sei anni ha ucciso la sorellina di appena tredici giorni mentre la mamma, una 62enne, li aveva lasciati in macchina per qualche minuto insieme con un altro fratellino di tre anni, giusto il tempo di andare ad aggiustare il cellulare. Solo che si sarebbe intrattenuta troppo, forse addirittura un’ora, e la tragedia ha avuto tutto il tempo per maturare e consumarsi.
Il tragico episodio s’è consumato a Fort Lauderdale in Florida, negli Stati Uniti. Secondo la ricostruzione degli investigatori, il bambino ha picchiato la sorellina perché aveva cominciato a piangere e, secondo lui, pestandola l’avrebbe indotta a smettere.
Secondo quanto riporta l’Associated Press, citando la conferenza stampa dello sceriffo Bob Gualtieri, il bimbo avrebbe sballottato la sorellina “come se fosse stata una bambola di pezza”, e, come racconta il Tampa Times, “la piccola aveva numerose ferite, il suo viso era tumefatto, il cranio era fracassato”.
Dopo aver scoperto i fatti, la mamma non avrebbe chiamato il 911, il numero d’emergenza negli Stati Uniti, ma si sarebbe limitata a chiedere aiuto a una vicina di casa, infermiera, che non ha potuto far altro che constatarne il decesso e contattare lei i soccorsi.
Il bimbo non sarà sottoposto a nessun procedimento penale. Ma la madre è sotto accusa per infanticidio.
La signora aveva avuto il suo quarto d’ora di celebrità quando, qualche anno fa, aveva partecipato alla trasmissione americana dedicata alle donne in gravidanza dopo i 55 anni.
Aveva preso parte al reality insieme al marito che, nel frattempo, era morto di cancro.La donna deve adesso affrontare un duro processo per stabilire responsabilità nel fatto che ha commosso e indignato il sud degli Stati Uniti.
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