Le acque del Mar Mediterraneo sono da giorni al centro di manovre delicastissime. Da un lato la flotta russa prova a mettere pressione sulle navi Nato inseguendole verso il Mar Ionio, dall'altro gli Stati Uniti stanno continuando ad inviare in Europa i bombardieri B-52 per monitorare tutto dall'alto.
Mediterraneo di fuoco
La Nato può al momento contare su tre portaerei dislocate nel Mediterraneo. La statunitense USS Truman (CVN-75) e il suo CSG (Combat Strike Group) sono state avvistate nell'Adriatico meridionale. La francese Charles de Gaulle (R91) è transitata nelle ultime ore nello Stretto di Messina verso il Mar Tirreno. Con lei navigavano la nave da rifornimento Berne e il cacciatorpediniere Forbin (D620); probabile un rientro nella base di Tolone. Infine la portaerei italiana Cavour (C550) è stata avvistata a Taranto.
Per quanto riguarda la Russia, una delle rilevazioni più recenti di ItamilRadar ha fotografato quanto segue. Il Surface Action Group (SAG) dell'incrociatore Varyag è stato rilevato nel Mar Ionio (o almeno c'era la scorsa settimana). Il SAG dell'incrociatore Ustinov circolava a sud di Creta, dove è teoricamente in grado di interdire l'accesso all'Egeo o al Mediterraneo orientale. Ad est della stessa isola è stata registrata un'intensa attività di velivoli antisommergibili della Nato, ma nell'area si trovavano anche almeno tre navi della Marina russa. Si trattava di un sottomarino di classe Kilo, una nave da riparazione di classe Amur e una corvetta di classe Burian. Le restanti unità navali del Cremlino si troverebbero a Tartus o nelle immediate vicinanze.
I bombardieri B-52 Usa
Come detto, le navi russe hanno dato l'impressione di voler tallonare le portaerei Nato. Per alleggerire la pressione gli Stati Uniti hanno spedito i bombardieri B-52 a sorvolare i cieli dell'Europa (anche quelli italiani). Questo a dire il vero accade da quando è iniziato il conflitto ucraino, ma i loro movimenti sono diventati sempre sempre più fitti, anche e soprattutto per rispondere alla flotta di Mosca.
Ricordiamo che i B-52 riescono a gestire missioni piuttosto lunghe, facendo rifornimento dalle cisterne volanti, e possono trasportare decine di missili cruise, letali contro gli incrociatori Varyag e Maresciallo Ustinov.
E così due bombardieri sono decollati dalla Gran Bretagna dirigendosi proprio verso Creta e Cipro, finendo dritti nei radar dell'Ustinov (e cioè una delle navi più potenti a disposizione di Mosca), a sua volta seguito dalla fregata Kasatanov e dal caccia Kulikov. I velivoli statunitnesi sono poi rientrati alla base dopo aver virato verso l'Italia, in particolare puntando lo Ionio. Stiamo parlando di un'area altamente strategica visto che da qui, dallo Ionio, i cacciabombardieri F-18 Hornet sono in grado di raggiungere rapidamente il Mar Nero e dunque il fronte navale della guerra ucraina.
A proposito dell'Italia, un Boeing P-8A Poseidon della US Navy è tornato a Sigonella dopo una missione di pattugliamento a est di Creta mentre un altro P-8A ha lasciato la stessa base per svolgere una missione analoga.
Nel frattempo, Italia, Francia e Gran Bretagna hanno inviato in Romania velivoli CAEW con funzioni di sorveglianza aerea. In questo modo la Nato può controllare i movimenti russi nel Mar Nero, a Odessa e in Trasnistria.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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