Dopo il Brexit scatta una sorta di slavina politica in Europa. Gli euroscettici fanno festa e annunciano già altri referendum. La prima a rilanciare l'idea di un'uscita dalla Unione Europea è Marine Le Pen: "E' una vittoria della libertà", ha esultato su Twitter, dove ha cambiato la sua foto del profilo, sostituendola con la Union Jack, la bandiera britannica. "Come chiedo da anni, ora ci vuole lo stesso referendum in Francia e in tutti gli altri paesi dell'Unione Europea". Stessa posizione da parte dell'Olanda: Giovedì 23 giugno 2016 resterà nella storia come il giorno dell'indipendenza", ha scritto sul sito del suo partito Wilders, commentando i risultati del referendum britannico. "Ora è tempo di un nuovo inizio, anche nei Paesi Bassi". E anche a est le cose potrebbero cambiare. Infatti al coro Brexit si unisce la Repubblica Ceca.
Il primo ministro Bohuslav Sobotka ha avvertito che se i britannici se ne vanno è quasi sicuro entro qualche anno un referendum anche dalle parti di Praga. Bisogna porre anche molta attenzione alla situazione in Austria. Se la Fpo dovesse vincere le elezioni politiche del 2018 allora è molto probabile un quesito referendario anche a Vienna. Occhi puntati anche sulla Finlandia dove da tempo si discute di un'uscita dall'euro.
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