Si fa in salita la strada verso la Brexit. E c'è anche chi ipotizza la possibilità di fare un secondo referendum.
Già, perché anche se Theresa May riuscirsse a far passare la sua linea nelle trattative con Bruxelles, che sembrano ancora lontane, il partito Laborista è fortemente orientato a votare contro il testo dell'accordo e apre alla possibilità di un secondo referendum.
Lo ha detto ogggi il ministro ombra del partito laburista per il Brexit, Keir Starmer. Il partito laburista, secondo quanto spiegato da Starmer parlando a un convegno del suo partito a Liverpool, considera imprescindibile che qualsiasi testo di accordo includa sei condizioni, fra cui che la futura relazione con l'Unione Europea porti gli stessi benefici di cui l'Inghilterra gode ora come membro del mercato unico e dell'unione doganale.
Ma secondo i Labour la May non inserirà queste condizioni nell'accordo che si appresta a firmare con la Ue. "Se Theresa May ci porta un accordo che non rispetta le nostre condizioni - ha detto il ministro ombra - e questo sembra sempre più probabile, allora il Labour voterà contro". E così si potrebbe arrivare ad un secondo referendum, che potrebbe non chiedere soltanto ai cittadini come procedere per negoziare un accordo migliore per il Regno Unito ma anche rimettere tout-court sul tavolo la questione se non sia meglio rimanere all'interno dell'Unione.
"Qui non si tratta - ha concluso Starmer - di mettere i bastoni fra le ruote del processo in atto. Si tratta di fermare il Brexit distruttivo dei Tories. Si tratta di combattere per i nostri valori e per il nostro paese".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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