L'accordo tra l'Unione europea e il Regno Unito sulla Brexit "è lontano". A dirlo è il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, a Salisburgo prima della cena del vertice informale dei capi di Stato e di governo del blocco comunitario. E se Juncker dice che l'accordo è lontano e l'Ue chiede a Londra maggiori sforzi, la premier britannica Theresa May passa la palla agli europei e si augura che siano loro a "evolvere la loro posizione" per sbloccare i negoziati sulla Brexit. "Se vogliamo raggiungere una conclusione positiva, così come il Regno Unito ha cambiato la sua posizione, anche l'Ue dovrà cambiare la sua posizione", ha detto la May ai giornalisti all'arrivo alla cena informale a Salisburgo.
Theresa May, quindi, replica all'Ue e si dice "fiduciosa che con buona volontà e determinazione possiamo raggiungere un accordo che sia giusto per entrambe le parti".
La prima ministra inglese, però, ci tiene a precisare il suo rifiuto all'idea di rimettere nelle mani degli elettori la decisione sulla Brexit, tramite un nuovo referendum: "Voglio essere assolutamente chiara, questo governo non accetterà mai un secondo referendum. Ora chiedo alla leadership Labour di escludere un secondo referendum e smettere di tentare di frustrare il processo della Brexit".
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