La mossa del Cremlino: cessate il fuoco a Mariupol

Il Ministero della difesa russo ha annunciato la tregua su Mariupol alle prime luci dell'alba. Pentagono: forze del Cremlino "molto vicine" al centro della città

La mossa del Cremlino: cessate il fuoco a Mariupol

Nella notte la Russia ha offerto al governo di Kiev un cessate il fuoco temporaneo e locale a Mariupol per consentire l'evacuazione di civili e cittadini stranieri. All'iniziale diffidenza ucraina è seguito l'annuncio di Mosca, con l'apertura di un corridoio umanitario dalla centro sotto assedio a Zaporizhzhia attraverso il porto di Berdiansk.

Cosa succede a Mariupol

Alle prime luci dell'alba, il Ministero della Difesa russo ha attuato la tregua su Mariupol. "Affinchè questa operazione umanitaria abbia successo, proponiamo di realizzarla con la partecipazione diretta dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e del Comitato Internazionale della Croce Rossa", si legge in una nota.

In nottata l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) aveva fatto sapere di non essere in grado di comunicare con alcuni dei suoi dipendenti situati proprio a Mariupol. "Alcuni sono riusciti ad andare via. Altri sono ancora dentro e non possiamo comunicare con loro a questo punto", aveva spiegato l'Alto Commissario Filippo Grandi alla Cnn. Grandi aveva quindi chiesto "impegni fermi" affinché non ci siano combattimenti per gestire i corridoi di evacuazione. "Abbiamo bisogno di quelle rassicurazioni, altrimenti non possiamo farlo", aveva concluso.

Rassicurazioni, di fatto, chieste anche dalla vicepremier ucraina, Irina Vereshchuk. "Non c'è ancora un accordo. Abbiamo scritto una lettera al Comitato internazionale della Croce Rossa e stiamo aspettando una risposta. Abbiamo bisogno di garanzie", spiegava, sempre nella notte, alla Bbc.

Per il momento, pare però che il cessate il fuoco sia in atto. Dal Cremlino avevano informato che la Russia avrebbe aperto il corridoio umanitario soltanto se l'Ucraina avesse formalmente accettato per iscritto di rispettare diverse condizioni e confermato l'effettivo cessate il fuoco.

La situazione sui campi di battaglia

Per quanto riguarda Mariupol, la definitiva caduta della città in mano russa sembra soltanto questione di ore. Il Pentagono ha fatto sapere che le forze del Cremlino sono "molto vicine" al centro della città.

Secondo quanto riportato dalla Cnn, gli ucraini hanno invece guadagnato terreno vicino alla città settentrionale di Chernihiv. Nel video girato nel villaggio di Sloboda, a circa 19 chilometri da Chernihiv, si vedono un certo numero di forze ucraine, un carro armato russo bombardato e in fiamme e per le strade un denso fumo bianco. Il villaggio è vitale per gli sforzi ucraini per rompere l'accerchiamento russo di Chernihiv.

Sempre a nord dell'Ucraina, alcune forze russe si sono ritirate dal sito nucleare di Chernobyl. La Russia, intanto, ha "riposizionato" il 20% delle sue forze che erano state schierate per attaccare Kiev dopo aver annunciato una "drastica riduzione" delle operazioni intorno alla capitale e a Chernihiv. "La nostra valutazione è che riorganizzeranno queste truppe, le riforniranno per poi usarle probabilmente altrove in Ucraina", ha affermato il Pentagono.

Nuove accuse a Mosca, infine, per aver sparato bombe al fosforo. Lo hanno riferito le autorità ucraine della cittadina di Marinka, nell'Ucraina orientale.

"I russi hanno usato di nuovo bombe al fosforo oggi a Marinka", ha detto il capo dell'amministrazione militare della regione di Donetsk, Pavel Kyrylenko. Tranne la tregua di Mariupol, dunque, la battaglia continua praticamente ovunque.

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