A diverse ore dall'attacco, l'identikit dell'attentatore di Nizza inizia a delinearsi. L'uomo che giovedì 29 ottobre verso le 9 ha fatto irruzione nella basilica di Notre-Dame, avrebbe rivendicato la paternità dell'attentato e avrebbe parlato in arabo alla polizia. Secondo la testata locale Nice-Matin si tratterebbe di Aouissaoui Brahim, un 21enne di origine tunisina che avrebbe agito da solo. Il presunto attentatore non ha fornito al momento ulteriori dettagli. "L'autore dell'attentato - ha riferito il sindaco Christian Estrosi - mentre veniva medicato dopo essere stato ferito dalla polizia, continuava a gridare senza interruzione Allah Akbar". Dunque, per il primo cittadino di Nizza, non ci sarebbero dubbi sulla matrice islamista dell'attacco in cui l'uomo ha ucciso tre persone, sgozzandone due e pugnalando un'altra.
Chi è l'attentatore di Nizza
Si chiama Aouissaoui Brahim è nato in Tunisia il 29 marzo del 1999 ed è arrivato agli inizi di ottobre in Italia. È sbarcato a Lampedusa, bloccato grazie ai controlli, è stato portato in Puglia nel centro di identificazione e fotosegnalato dalla questura. Dopo la fotosegnalazione effettuata a Bari, è stato inserito nei terminali per "illecito ingresso in territorio nazionale". La polizia e i servizi di intelligence stanno ricostruendo le tappe del viaggio che lo hanno portato in Costa Azzurra. E soprattutto stanno indagando sul perché non sia stato trattenuto nel centro di identificazione in attesa del rimpatrio.
Gli inquirenti hanno rilevato le impronte digitali dll'attentatore per risalire alla sua esatta identità. A consentire agli inquirenti francesi di identificarlo proprio un foglio rilasciato dalla Croce Rossa italiana trovato in tasca al killer. L'uomo che, armato di coltello, ha ucciso brutalmente tre persone dentro la basilica di Notre-Dame, è stato neutralizzato appena fuori dall'edificio dalla polizia giunta sul posto. Prima, gli agenti, avvertiti da alcuni passanti allarmati dalle grida provienti dall'interno della basilica, hanno fatto irruzione sparando. Poi, il terrorista, colpito da alcuni proiettili, è stato catturato dalle forze dell'ordine mentre gridava "Allah Akbar".
Ma le impronte del jihadista non si trovano nel registro
L'attentatore, ferito, è stato portato in ospedale. E sarebbe stato ricoverato in terapia intensiava in gravissime condizioni. Secondo le prime informazioni rilasciate dagli investigatori, avrebbe agito da solo, sarebbe di origine maghrebina e non sarebbe stato segnalato nelle liste dei potenziali sospetti della polizia francese. Gli inquirenti in un primo momento non erano riusciti a ricostruire l'identità del jihadista. Infatti, l'uomo al momento della cattura non aveva con sè documenti per l'identificazione. Nemmeno le impronte digitali rilevate dalle forze specilai giunte sul posto avevano permesso di sapere qualcosa in più sul profilo dell'assalitore, responsabile della morte di tre persone. Infatti, inserite nel registro dei potenziali sosopetti della polizia, dell'uomo non c'era alcuna traccia. Poi, il documento decisivo rilasciato dalla Croce Rossa ha permesso di identificarlo.
Non è ancora chiaro se l'uomo abbia agito da solo o con l'aiuto di qualche complice. Anche se nella tarda mattinata di giovedì 29 ottobre, come dichiarato da fonti investigative, sarebbero state fatte delle ricerche in quella direzione. Ma per ora, non ci sarebbe alcun riscontro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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