La Cina rinomina il fiume: "Nome è troppo simile a una parola araba"

Non è il primo caso: ristoranti, vie e quartieri hanno già cambiato nome

La Cina rinomina il fiume: "Nome è troppo simile a una parola araba"

In Cina, il fiume Aiyi a cambiato nome. È diventato il fiume Diannong. Il motivo? Il nome originario era troppo arabeggiante.

Lo ha deciso l'amministrazione provinciale del Ningxia, una regione autonoma del Nord-Ovest della Cina, dato che il termine Aiyi si avvicina troppo alla parola araba "ayishah" e che ricoerda anche il nome Aisha. Le istituzioni locali, prima di rinominare il fiume, hanno consultato diversi esperti di questioni etiche. Infatti, Diannong era il nome del capoluogo provinciale sotto la dinastia Han, a capo dell'impero cinese dal 206 avanti Cristo fino al 220 dopo Cristo. Gli esperti hanno spigato che il cambiamento è dovuto alla volontà di conformare le religioni, adattandole alla società socialista cinese. Per di più, a detta del docente di etica che si è occupato del caso, il nome riprende anche la storia e la cultura locale.

Ma il fiume che cambia nome non è un anomalia in Cina: strade, ristoranti e interi quartieri sono già stati rinominati, per "riflettere meglio la cultura cinese". I cambiamenti sono la conseguenza della politica del presidente cinese, Xi Jinping, che vuole riportare in auge le religioni autoctone cinesi.

Nel Ningxia vive la minoranza musulmana del Paese ed è proiprio lì che sono state esposte per prime le bandiere della Cina anche nelle moschee e a far studiare la Costituzione, "per rafforzare il patriottismo". Le minoranze musulmane del Paese hanno già lamentato forti discriminazioni, da parte del governo centrale.

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