Ora scende in campo la Cina: la richiesta per fermare la guerra

La Cina ha intenzione di investire sui giganti petroliferi (ma non solo) per sostenere le sue importazioni schierandosi contro la guerra tra Russia e Ucraina. "La deploriamo fortemente"

Ora scende in campo la Cina: la richiesta per fermare la guerra

La Cina si schiera, non più soltanto sul piano diplomatico ma anche su quello operativo: secondo fonti dell'agenzia Bloomberg, starebbe valutando investimenti nei gruppi russi dell'energia e delle materie prime. Pechino è intenzionata a investire in colossi del calibro del gigante del gas Gazprom e del produttore di alluminio Rusal. Secondo queste fonti, il governo cinese avrebbe anche avviato colloqui con grandi gruppi statali tra cui vengono il colosso degli idrocarburi China National Petroleum Corporation (Cnpc), China Petrochemical, Aluminum of China e China Minmetals per potenziali investimenti nelle aziende russe o nei loro asset.

"Non è sostegno alla Russia"

Il passaggio cinese che il colosso dell'est ha voluto chiarire, sempre secondo le fonti, è che gli investimenti servirebbero unicamente per sostenere le importazioni della Cina che punta ad aumentare la propria sicurezza energetica e alimentare, "e non sarebbe da interpretare come un sostegno alla Russia per l'invasione dell'Ucraina". Le discussioni sarebbero ancora in fase iniziale mentre altre fonti citano colloqui già ben avviati tra le aziende cinesi e le controparti russe. La situazione ucraina ha messo pressione su Pechino che non vuole restare a secco di energia, metalli e cibo. Muove da qui l'intenzione sugli investimenti russi per dare priorità alla fornitura di beni strategici.

Le "buone intenzioni" di Xi Jinping

La Cina aveva comunque promesso di continuare le normali relazioni commerciali con la Russia nonostante l'abbandono di decine di aziende in ogni settore, dall'energetico a quelle petrolifere come Bp, Shell ed Exxon Mobilche che hanno bruciato miliardi di dollari di investimenti. Nonostante il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, abbia ribadito che i legami Cina-Russia rimangono "solidi come una roccia" e la preoccupazione espressa per le vittime civili del conflitto, il presidente cinese Hi Jinping ha definito "preoccupante" la situazione in Ucraina e la Cina "deplora profondamente" la guerra in Europa: il presidente cinese Xi Jinping non vuole che scoppi una guerra ben più estesa che possa coinvolgere anche le nazioni dell'Ue.

Xi ha usato i termini più netti dall' invasione russa dell'Ucraina, parlando di "zhanhuò", traducibile come "fiamme di guerra" nel colloquio con il presidente francese, Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, il primo colloquio con alcuni leader occidentali. Xi, nel resoconto della Cctv, ha detto che Pechino sostiene il rispetto di "sovranità e integrità di tutti i Paesi", ma anche le "legittime preoccupazioni in materia di sicurezza. Tutti gli sforzi per la soluzione pacifica dovrebbero essere supportati", si legge sull'Ansa. Con una nota, il ministero degli esteri cinesi ha sottolineato come il presidente Xi abbia lanciato un monito sul rischio che la situazione stia sfuggendo di mano.

Secondo la nota, Xi si è detto "addolorato nel vedere le fiamme della guerra riaccendersi nel continente europeo" auspicando "massima moderazione" per evitare un'escalation del confronto fra Russia e Occidente.

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