Siamo di fronte ad una "pandemia globale". Non ha dubbi il ministro della Salute tedesco, Jens Spahn, mentre sale in tutto il mondo il numero dei contagiati e il termine che l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) finora si è rifiutata di utilizzare inizia ad apparire nei discorsi ufficiali.
Sono 240 gli infettati in Germania, e quello che è chiaro, ha detto il ministro tedesco "è che non abbiamo ancora raggiunto il picco dell'epidemia". Per questo motivo oggi al Bundestag sono state annunciate le ultime misure disposte dal governo per far fronte alla diffusione del virus.
Tra queste c’è l’obbligo dell'acquisto "centralizzato degli indumenti protettivi urgentemente necessari per gli studi medici e gli ospedali" e il divieto delle esportazioni di mascherine, guanti e tute protettive, salvo rare eccezioni come le "azioni concertate di aiuto internazionale". Una decisione analoga, questa, a quella presa nei giorni scorsi dal governo di Mosca.
Nell’ultima settimana, come riferisce Repubblica citando i dati dell'Associazione federale delle casse sanitarie (Kbv) negli ospedali del Paese sono stati effettuati 11mila test per il coronavirus. Un numero che smentisce la tesi, sostenuta anche a casa nostra dal M5S, secondo cui il Paese avrebbe pochi casi di Covid-19 per l’assenza di uno screening capillare.
Ma il governo tedesco teme che il numero dei contagiati possa salire in modo esponenziale. "Di fronte al dubbio, la sicurezza della popolazione deve avere la precedenza, anche sugli interessi economici", ha aggiunto il ministro della Salute riferendo in Parlamento. Casi di coronavirus sono stati registrati in tutti i Land tedeschi, eccezion fatta per la Sassonia-Anhalt.
Il focolaio principale si trova in Nord-Reno Vestfalia dove sono stati registrati 111 casi. Segue la Baviera, con 48 contagiati e 14 guariti. Si tratta delle infezioni relative alla prima ondata di diffusione del virus che ha investito la Germania qualche settimana fa.
Ferme per coronavirus anche le attività nella Eurotower. Rinviate al post-emergenza le conferenze previste nella sede della Banca Centrale Europea a Francoforte. A rimanere attive sono soltanto le sedute del consiglio, mentre fino al 20 aprile i vertici della Bce saranno sottoposti a limitazioni di viaggio. "Sono misure volte a garantire la sicurezza e la salute dei nostri collaboratori", ha fatto sapere la presidente, Christine Lagarde.
Stop anche al tradizionale appuntamento con la Fiera del Libro a Lipsia, uno delle
principali kermesse dedicate all’editoria, in programma dal 12 al 15 marzo prossimi, cancellato dalle autorità locali come "misura di prevenzione per evitare che il virus si diffonda ulteriormente nel Paese".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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