Il presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, è alla Casa Bianca insieme al presidente Usa, Joe Biden. Un vertice che arriva in un momento particolarmente importante: la guerra in Ucraina rappresenta una delle prove più difficile per il blocco euro-atlantico. E il premier italiano giunge negli Stati Uniti non solo come capo di Palazzo Chigi, ma anche come una delle personalità più influenti dell'Unione europea: motivo per il quale la visita è particolarmente attenzionata anche in chiave di rapporti tra Washington e Bruxelles.
Sul tavolo diversi dossier bollenti, collegati inevitabilmente alla questione ucraina. I rapporti interni alla Nato, quelli tra Ue e Alleanza Atlantica, le sanzioni a Mosca ma anche il nodo del gas e della dipendenza europea, oltre che nello specifico italiana, dagli idrocarburi russi sono temi essenziali in questo periodo di scontro tra Cremlino e Occidente. Draghi ha sempre considerato l'atlantismo come una delle stelle polari su cui orientare la bussola strategia italiana, tuttavia, esistono delle divergenze fisiologiche negli interessi Usa, europei e italiani che devono essere tenute necessariamente in considerazione.
All'incontro tra i due leader, come riporta Ansa, erano presenti, tra gli altri, l'ambasciatrice italiana a Washington Mariangela Zappia, il consigliere diplomatico Luigi Mattiolo, il consigliere militare, generale Luigi De Leverano, e quello economico, Francesco Giavazzi. Insieme al padrone di casa, Joe Biden, anche la segretaria al Tesoro Janet Yellen, che conosce Draghi da diverso tempo e che consegnerà al presidente del Consiglio il premio dell'Atlantic Council, la vicesegretaria del dipartimento di Stato Wendy Sherman e, per quanto riguarda il dossier Ue, sarà presente anche la consigliera della Casa Bianca per gli affari europei Amanda Sloat. La presenza del segretario all'Economia fa pensare che in questo incontro sarà discusso in particolare il tema delle sanzioni alla Russia. Come rivelato dai media nelle scorse settimane, Draghi ha avuto un ruolo rilevante nel negoziato sul pacchetto di sanzioni e contromisure da applicare a Mosca.
Biden a Draghi: "Apprezzo sforzo per unire Nato e Ue"
Biden ha rivolto parole di elogio nei confronti del capo dell'esecutivo italiano. Il presidente degli Stati Uniti ha detto a Draghi di essere grato per avere unito ancora di più Nato e Unione europea nei suoi mesi da capo di governo. "C'è una cosa che appezzo: il suo sforzo di unire la Nato e l'Ue", ha detto il presidente Usa, che ha continuato: "Era difficile credere che andassero di pari passo, era più probabile che si sarebbero divise ma lei è riuscita a farli andare di pari passo". Parole che suonano particolarmente importanti soprattutto perché molti osservatori ritengono che il presidente del Consiglio italiano possa avere, in futuro, un ruolo apicale in chiave transatlantica. Voci che non trovano conferme, ma che appaiono interessanti anche alla luce dei forti apprezzamenti da parte statunitense e atlantica nei confronti dell'azione del premier anche rispetto ad altri leader dell'Ue.
"Credo che una Ue forte sia anche interesse degli Usa", ha detto Biden, anche se non ha dimenticato che esistono diversi settori in cui è in atto una concorrenza in campo economico che deve essere tenuta in considerazione: "Una concorrenza politica e costruttiva". Il capo della Casa Bianca ha poi ribadito uno dei suoi punti fermi durante la guerra: "Putin pensava di dividerci ma ha fallito".
Draghi: "Nostre nazioni più unite"
Draghi ha ribadito a Biden di essere "uniti nel condannare l'invasione dell'Ucraina, uniti nelle sanzioni e nell'aiutare l'Ucraina come ci ha chiesto il presidente Zelensky" e che "le nostre nazioni sono unite in modo forte e la guerra in Ucraina le ha ulteriormente rafforzato l'unione". "I legami tra di noi sono sempre stati molto forti e se possibile questa guerra li ha resi ancora più forti. Putin pensava di dividerci ma ha fallito, nessun dubbio a riguardo", ha detto il premier. Per il capo dell'esecutivo, le persone "vogliono porre fine a questo massacro, a questa carneficina. Ci chiediamo cosa fare per portare la pace", ribadendo la necessità di sfruttare "canali diretti e indiretti di comunicazione" con lo scopo "di arrivare a un cessate il fuoco" e a "negoziati credibili".
L'ex capo della Banca centrale europea si è poi rivolto al presidente democratico per dire che l'Europa, in questa fase storica, è pronta ad affrotnare importanti cambiamenti nel suo sistema comunitario: "Quello che sta accadendo in Ucraina porterà grandi cambiamenti in Ue.
Saremo ancora più vicini e so che possiamo contare sul suo sostegno come vero amico dell'Europa". Draghi ha poi detto: "Dobbiamo continuare a lavorare insieme per abbassare il costo dell'energia, per evitare il rischio di crisi alimentari nei Paesi poveri".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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