Per adesso la guerra dei dazi lanciata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump è rivolta soprattutto contro la Cina. Ma l’Europa segue con apprensione le prossime mosse dell’inquilino della Casa Bianca. L’agroalimentare italiano e segnatamente il comparto vitivinicolo subirebbero un colpo tremendo da eventuali tassazioni per esportare negli Stati Uniti. L’Italia è infatti il principale esportatore di vini in bottiglia nel Paese a stelle e strisce, un giro che sfiora il miliardo e mezzo di dollari. Nelle metropoli dei grattacieli, da New York a Los Angeles, sono ormai di casa il prosecco, i grandi rossi di Toscana, le bollicine della Franciacorta.
La sola Lombardia, prima regione agroalimentare italiana, esporta prodotti per 470 milioni di euro: e non solo calice, basti pensare al boom del Grana Padano.
Per ora la Coldiretti registra un effetto frenata sull’export verso gli USA dovuto alle minacce del presidente Trump: un calo dell’1,4% con punte che arrivano al -27,9% per i mezzi di trasporto al -19,3% per i prodotti dell’agricoltura
fino al -6,1% per il tessile. Nel 2017 il Bel Paese aveva esportato oltre Oceano beni per 40,5 miliardi di euro, un record storico.Per ora nessuno vuole credere ai dazi di Trump contro l’Europa: convinzione o pia speranza?
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.