Dietro l'attacco al resort di Hurghada c'è la longa manus dello Stato islamico. L'assalitore armato di coltello, che ieri ha ucciso due turiste tedesche in vacanza sul Mar Rosso, avrebbe legami con il Califfato islamico. Secondo una fonte della sicurezza, citata dall'agenzia di stampa Dpa, il jihadista "comunicava con l'Isis via internet e aveva ricevuto l'incarico di attaccare turisti stranieri sulle spiagge di Hurghada". Finora, però, l'attacco non è stato rivendicato dallo Stato islamico.
Due turiste tedesche sono state uccise e altre quattro persone sono state ferite a coltellate sulla spiaggia privata del resort "Sunny Days El Palacio" a Hurghada (guarda la gallery). Il terrorista è arrivato sulla spiaggia privata del resort introducendosi dal litorale confinante. Alto circa un metro e ottanta indossava jeans e una maglietta. Immediatamente catturato, ha gridato: "State lontani. Non voglio egiziani. Non siete voi il mio obiettivo". Il suo obiettivo erano, ancora una volta, i turisti in vacanza sul Mar Rosso. Ha puntato direttamente alla donne e, fendente dopo fendente, le ha ferite a morte col coltello. Altre quattro sono state trasportate in ospedale sanguinanti, ma la loro vita (fortunatamente) non era in pericolo.
Sempre a Hurghada, nel gennaio del 2016, tre turisti furono accoltellati da due assalitori, apparentemente simpatizzanti dell'Isis. Riguardo all'assalto di oggi non ci sono ancora rivendicazioni.
Hurghada è una delle più popolari spiagge dell'Egitto, apprezzata soprattutto da europei. La sicurezza è stata potenziata intorno ai resort della zona a protezione del turismo, che è fra le fonti principali di entrate per l'Egitto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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