La Russia ha testato un nuovo missile balistico intercontinentale, il Sarmat, in grado di "penetrare ogni sistema di difesa missilistica esistente o futura". Vladimir Putin ha voluto dare un peso rilevante al successo del lancio di prova, considerato un mezzo che garantirà ulteriore sicurezza alla Russia per mettere in guardia tutti coloro che in futuro dovessero adottare atteggiamenti di minaccia nei confronti di Mosca. Ma la notizia rappresenta un vero e proprio avvertimento nei confronti dell'Occidente o con un tale gesto si mette in evidenza un implicito segno di difficoltà?
"Nulla di preoccupante"
Il generale Vincenzo Camporini ritiene che la Russia potrà sfruttare questa occasione da un punto di vista mediatico come "elemento di pressione", ma allo stesso tempo ha precisato di non vedere "nulla di particolarmente preoccupante". Infatti l'ex Capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica e della Difesa, contattato dall'Adnkronos, ha aggiunto che il test "è più normale di quanto possa sembrare". Si tratta di un missile che la Russia già da tempo stava sviluppando: lo sviluppo di un sistema d'arma di questo tipo "comporta lanci di prova che, sulla base degli accordi sull'armamento strategico, vanno notificati".
"Segno di difficoltà"
Anche il generale Leonardo Tricarico, ex capo di Stato maggiore dell'Aeronautica militare, ha invitato a rivedere i toni di allarme che interpretano la mossa dei russi come una sorta di minaccia nei confronti di chi sta continuando a mettere il bastone tra le ruote a Mosca: Tricarico sostiene che tutto ciò "richiama la retorica" del presidente nord coreano Kim Jong-Un, mettendo in luce "il segno di una difficoltà più che un'esibizione di potere". Il generale non crede che nella scena degli armamenti si sia affacciato un nuovo sistema "che possa modificare l'equilibrio nella missilistica a lunga gittata".
Tensione Russia-Usa
Proprio in merito al missile balistico intercontinentale Sarmat sono destinati a inasprirsi ulteriormente i rapporti tra la Russia e gli Usa. Mosca ritiene che le soluzioni ingegneristiche implementate in questo nuovo sistema "rafforzano la sua invulnerabilità alle difese missilistiche statunitensi": Dmitry Rogozin, capo della Roskosmos (l'agenzia spaziale russa), ha sottolineato che "supera più volte la capacità" del missile Minuteman-III. L'Ansa fa notare che il Minuteman-III dell'Air Force americana ha una gittata di 14mila chilometri e una velocità massima di oltre 28mila chilometri orari.
Dal loro canto gli Stati Uniti dicono di essere a conoscenza da tempo della pianificazione del test del Sarmat: pertanto un'azione del genere non viene considerata una minaccia né per gli Usa né per i loro alleati.
Non a caso John Kirby, portavoce del Pentagono, ha detto chiaramente che questi test "sono di routine" e dunque la notizia sul nuovo missile balistico intercontinentale "non è stata una sorpresa".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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