"Ritardo delle armi? Così la Russia ci uccide". Missili su Leopoli

Pasqua di sangue in Ucraina: i russi hanno intensificato i loro attacchi. Missili anche a Leopoli, non distante dal confine polacco

"Ritardo delle armi? Così la Russia ci uccide". Missili su Leopoli

La Russia è arrivata a suo 54esimo giorno di guerra in Ucraina. Sarebbe dovuta essere un'operazione rapida ma la resistenza ucraina ha sconvolto i piani di Mosca, che ha dovuto cambiare vertici militari e riorganizzarsi. Qualcuno sperava in una ritirata ma nelle scorse settimane l'esercito di Putin è semplicemente arretrato per coordinare al meglio la seconda fase della guerra.

Zelensky chiede le forniture di armi

Volodymyr Zelensky è tornato a invocare a gran voce l'aiuto dei partner europei per tentare di fermare l'avanzata russa, chiedendo più armi per la resistenza: "Ogni ritardo nelle armi, ogni ritardo politico è un permesso per la Russia di togliere la vita agli ucraini. Così la interpreta la Russia. Nella realtà non dovrebbe essere così". L'appello di Zelensky ha fatto da eco a quello di Alexei Arestovich, consigliere della presidenza ucraina: "Le ultime riserve dell'esercito russo stanno finendo. I difensori ucraini hanno fermato l'attacco degli occupanti. Tuttavia, per passare all'offensiva, abbiamo bisogno di armi". Poi ha aggiunto: "Se l'Occidente vuole che vinciamo, in modo che Bucha non si ripeta, deve soddisfare le nostre richieste".

Sulla stessa linea anche il ministro della Difesa ucraino: "Sono un avvocato. Per me, lo stato di diritto è sempre stato un valore fondamentale. La Russia è arrivata da noi con la guerra, le uccisioni di massa e i saccheggi. Non esiste una legge per loro. Ma, grazie ai nostri partner, l'Ucraina ha NLaw per loro. Questo tipo speciale di 'amorè inevitabilmente vincerà". Il messaggio, pubblicato su Twitter, gioca sui temini "law" (legge), "NLaw", acronimo del lanciarazzi portatile "arma leggera anti-carro di nuova generazione" e "love" (amore).

"Ogni nazione ha il diritto di vivere in modo indipendente. Ogni città ha il diritto alla completa sicurezza. Tutti hanno diritto alla libertà e alla ricerca della felicità". Lo dichiara il presidente dell'Ucraina.

Zelensky firma i moduli per l'adesione all'Ue

"Oggi abbiamo fatto un altro passo per l'adesione del nostro Paese all'Unione europea. Ciò verso cui il nostro popolo sta andando e per cui combatte", ha detto in un video pubblicato sui social il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky, riferendosi all'invio alla Commissione europea della prima parte del questionario per l'adesione all'Ue. Zelensky si dice sicuro che "diventeremo un Paese candidato all'adesione. Speriamo che questa procedura avverrà nelle prossime settimane. Crediamo che sarà molto positiva innanzitutto per la storia del nostro popolo e per il prezzo che il nostro popolo ha pagato per la propria indipendenza e per la democrazia".

Missili russi su Leopoli

I bombardamenti russi sono ripresi in tutto il Paese e nelle ultime ore è stata colpita anche la ferrovia nei pressi di Leopoli, la principale via d'uscita dal Paese per profughi ma anche uno degli accessi all'Ucraina dei rifornimenti russi. Anche la città di Leopoli, non distante dal confine polacco, è stata colpita da 4 missili. Lo ha riferito questa mattina il sindaco della città, Anriy Sadovy, tramite il proprio canale Telegram. I razzi sarebbero stati sparati agli aerei provenienti dal mar Caspio stando a quato viene riferito dal capo dell'amministrazione militare della regione, Maksym Kozytsky.

Le autorità locali sono al lavoro per avere informazioni più dettagliate. Anche il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak, ha ripreso la notizia. "Cinque potenti attacchi missilistici contro le infrastrutture civili di Lviv. I russi continuano ad attaccare barbaramente le città ucraine dall'alto, dichiarando cinicamente al mondo intero il loro 'diritto' di uccidere gli ucraini", ha affermato Podolyak. Sarebbero sette i morti dopo gli attacchi di Leopoli, compreso un bambino, e otto feriti. "Non c'è nulla di sacro per i russi, stanno commettendo un genocidio", ha detto il sindaco di Leopoli Andriy Sadovyi in un briefing sull'attacco missilistico.

È il 124 ° centro di Supporto logistico l'obiettivo dell'attacco missilistico lanciato questa mattina dai russi. Lo ha annunciato questa sera il portavoce del ministero della Difesa della Federazione russa, generale Igor Konashenkov, spiegando che nell'attacco sono andate distrutte "grosse partite di armi straniere arrivate in Ucraina negli ultimi sei giorni e inviate dagli Stati Uniti e dai Paesi europei".

Battaglia di Mariupol

L'offensiva nel Donbass è sempre più forte e i russi hanno iniziato ad attaccare anche l'acciaieria di Mariupol dove sono asserragliati gli ultimi soldati della resistenza, che hanno rifiutato l'ultimatum alla resa di Vladimir Putin. Un gran numero di civili tra donne, anziani e bambini si è rifugiato in quella stessa acciaieria. Lo ha riferito il capo della polizia locale Mykhailo Vershinin, citato da Ukrinform: "Ci sono anche neonati. Queste persone si sono nascoste dai bombardamenti nei depositi dell'impianto", ha detto. E ha spiegato che i soldati russi stanno usando la popolazione civile rimasta a Mariupol - circa 100.000 persone - per scavare tra le macerie e recuperare i cadaveri. L'esercito russo sta cercando di cancellare le tracce dei suoi crimini".

L'esercito russo ha bloccato i civili e impeisce loro di muoversi sul territorio se non dietro il rilascio di un particolare pass rilasciato dai militari. "Centinaia di cittadini devono fare la fila per ottenere un pass, senza il quale sarà impossibile non solo spostarsi tra i quartieri della città, ma anche uscire in strada a partire da oggi", ha riferito il consigliere del sindaco, Petro Andriushchenko. Mykhailo Vershinin ha aggiunto che tutti in città sono costretti a indossare fasce bianche (sulla gamba destra e sul braccio sinistro) e tutti i militari dell'esercito russo e del cosiddetto esercito dell'autoproclamata repubblica di Donetsk (Dnr) hanno gli stessi segni: "Contrassegnando i civili in questo modo, portano la popolazione locale al rango di combattenti. Quindi mandano la gente nelle zone che possono essere attaccate, dove potrebbero morire", ha affermato.

La situazione a Mariupol è tragica e fonti di intelligence inglese riportano che l'approccio dei russi a Mariupol è lo stesso che hanno adottato "in Cecenia nel 1999 e in Siria nel 2016". Dal Regno Unito sottolineano che la battaglia per la conquista di Mariupol ha "costi significativi per la popolazione residente" e "una gran parte delle infrastrutture civili sono state distrutte, mentre ci sono state molte vittime tra i civili". Il consigliere comunale Petro Andriushchenko aggiunge: "L'esercito russo continua a sparare e a bombardare Azovstal con tutte le armi. Rendendosi conto che i difensori non hanno intenzione di arrendersi, i piani degli occupanti sono chiari. Secondo il loro messaggio, il corridoio per l'uscita sicura avrebbe dovuto essere segnato con bandiere rosse, ma non è stato fatto nulla di tutto ciò. Questo conferma ancora una volta che stanno solo preparando una trappola per i nostri difensori".

Il battaglione Azov fa sapere tramite Telegram che "Continua la difesa di Mariupol. Nonostante le forze schiaccianti del nemico, i combattenti del reggimento Azov contrattaccano".

Due cittadini britannici fatti prigionieri dai russi a Mariupol sono apparsi alla televisione di Mosca per lanciare un appello al premier Boris Johnson. Hanno chiesto di essere liberati in uno scambio con Viktor Medvedchuk, l'oligarca e deputato dell'opposizione ucraina arrestato nei giorni scorsi dall'intelligence di Kiev. Ma la liberazione di Viktor Medvedchuk è stata chiesta dallo stesso politico ucraino a capo del partito filorusso Scelta Ucraina arrestato dalle autorità di Kiev, come contropartita per i prigionieri di guerra e i residenti di Mariupol. L'ha riferito la Tass, rivelando che il politico si sarebbe appellato ai presidenti di Russia e Ucraina. Putin ha sempre escluso uno scambio di prigionieri nella quale Medvedchuk venga consegnato a Mosca come contropartita, affermando che "si tratta di un politico ucraino".

Attacchi intensificati nella regione di Luhansk

La Russia sta concentrando parte dei suoi attacchi nella regione separatista di Luhansk, nell'est del Paese. Qui, nelle scorse ore hanno occupato la città di Kreminna. A riferirlo è stato il capo dell'amministrazione regionale Serhiy Haidai, secondo il quale è diventato impossibile evacuare i civili a causa dei combattimenti che si svolgono per le strade della città. Il governatore della regione sta comunque provando a esortare i suoi cittadini a lasciare la città prima che sia davvero troppo tardi. "Procederemo con l'evacuazione, qualunque cosa accada", ha assicurato il governatore. Le parole di Gaiday arrivano dopo che ieri, i tentativi di concordare rotte di evacuazione sicure per i civili intrappolati nei combattimenti in Ucraina meridionale e orientale sono falliti.

"Questa mattina i residenti di Kreminna hanno cercato di lasciare la città con i propri veicoli. I russi hanno aperto il fuoco su un'auto con dei civili. Quattro persone sono morte. Sul posto si trova ancora una persona gravemente ferita. I medici non possono raggiungerla a causa dei bombardamenti. Attualmente, il controllo sulla città è perso, sono in corso combattimenti di strada", ha scritto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai, qualche ora dopo.

Cimiteri minati

A dramma si aggiunge dramma nelle città ucraine. I russi in ritirata hanno lasciato dietro di sé scie di orrore e di devastazione ma non solo. Nella regione di Kiev, per esempio, non è stato possibile procedere con le sepolture delle persone rimaste uccise perché pare che i russi abbiano minato anche i cimiteri. Un orrore atroce che si aggiunge a quello delle mine lasciate nelle case, dentro le lavatrici o nei giocattoli per bambini.

I media ucraini riferiscono che gli abitanti sono stati costretti a tenere i cadaveri di parenti e vicini nei cortili per diversi giorni e infine li hanno sotterrati nei terreni circostanti. Il che, oltre ad apparire disumano, può diventare causa dell'esplosione di epidemie e malattie.

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