Il Califfato avanza in Siria e minaccia il Libano. Un’offensiva dei jihadisti ha travolto alcuni villaggi della provincia nord-orientale di Hasaka. Tell Tamer, Tal Hermez, Tal Shamiram, Tal Riman, Tal Nasra, al-Agibash, Toma Yalda and al-Haooz sono stati preda della furia degli uomini di al Baghdadi, che hanno dato alle fiamme una chiesa cattolica di Tel Harmez, una delle più antiche della Siria.
A darne notizia è l’agenzia siriana Sana e Adfa, un’organizzazione che promuove la protezione dei caldei e degli assiri; l’ente racconta di essere stato informato direttamente da un parente di un ostaggio a Tell Tamer. Manca un bilancio ufficiale dei morti, ma le vittime sarebbero diverse decine, mentre i prigionieri – tra cui donne e bambini – centinaia.
Si tratta di cristiani caldei che l’Isis vorrebbe usare come pedina di scambio per liberare i propri miliziani catturati dai peshmerga curdi. Gli uomini fatti prigionieri nel villaggio di Tell Tamer sarebbero stati condotti sulle vicine montagne di di Abd al-Aziz, mentre le donne e i più piccoli – stando a Newsweek – sarebbero rimasti a Tell Tamer sono sotto la custodia degli estremisti.
Sempre Sana racconta che l’obiettivo dell’Isis è quello di aprirsi un varco per giungere al confine con la Turchia, facilitando così il passaggio di armi e uomini. Ma oltre alla Turchia, la furia dello Stato Islamico mira al Libano. Fonti della sicurezza libanese hanno infatti rivelato al Daily Star che Abu Bakr al Baghdadi punta a estendere i confini del suo Califfato fino al Libano. Qui il terrore potrebbe arrivare presto: si pensa che i terroristi stiano pianificando anche attentati suicida nella capitale Beirut.
Un precedente rapporto
dell’intelligence libanese aveva già lanciato l’allarme, denunciando il massiccio reclutamento dell’Isis, che ingaggia cani sciolti e mercenari in Siria, vicino al confine con il Libano, per preparare l'offensiva.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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