Macron rieletto presidente. Draghi: "Splendida notizia per l'Europa"

Urne chiuse in Francia. Con quasi il 90% dei voti scrutinati, dati ufficiali del ministero dell'Interno francese confermano la rielezione di Emmanuel Macron con più del 55% dei consensi. L'ambasciata Usa teme disordini

Macron rieletto presidente. Draghi: "Splendida notizia per l'Europa"

Urne chiuse in Francia per decidere il prossimo presidente della Repubblica. Secondo le prime proiezioni, il presidente uscente Emmanuel Macron avrebbe ottenuto il 58,20 %, mentre Marine Le Pen sarebbe ferma a poco più del 41%. I dati ufficiali mostrano uno scarto leggermente inferiore: con quasi il 90% dei voti scrutinati, è confermata la rielezione di Macron con un risultato di poco superiore al 56 per cento dei consensi.

Il presidente si è presentato al Campo di Marte, a Parigi, con la moglie Brigitte e sulle note dell'Inno alla Gioia. Al termine del comizio, invece, è stata la volta della Marsigliese, a simboleggiare l'unità di intenti tra l'europeismo e la Francia.

Il capo dello Stato, confermato già dalle primissime proiezioni, si è rivolto ai sostenitori ringraziando gli elettori. "Ringrazio tutti i cittadini francesi, mi avete dato la fiducia per il futuro, per una Francia più libera e un'Europa più forte. Faremo della Francia una grande nazione ecologica", ha detto Macron. Per il capo dell'Eliseo, c'è anche un'ammissione di responsabilità sul percorso fatto fino a questo momento e sul significato di questa doppia tornata elettorale: "So che molti mi hanno votato non perché condividono le mie idee, ma per fermare l'estrema destra. Ringrazio queste persone, mi danno energia, e dobbiamo anche ascoltare il messaggio che arriva dall'astensione". "Fin da ora non sono più il candidato di una parte, ma il presidente di tutti i cittadini francesi, anche per quelli che hanno votato Le Pen. So che per chi ha scelto l'estrema destra dobbiamo trovare una risposta alla rabbia. Questa è una mia responsabilità, dobbiamo rispondere alle difficoltà delle vite vissute", ha dichiarato il leader francese. Per Macron uno sguardo anche al mondo e alla sua agenda di grandeur: "Viviamo tempi tragici per la guerra in Ucraina. La Francia deve fare sentire la sua voce".

Il percorso a ostacoli di Macron

Per Macron si tratta di una vittoria che arriva in un periodo particolarmente complesso. Non solo per la Francia, ma anche il mondo e in particolare per l'Europa. Il risultato del voto, che ha comunque testimoniato una forte parcellizzazione dell'elettorato specialmente al primo turno, incorona un capo dello Stato che per molto tempo è apparso debole, tanto che qualcuno addirittura sospettava che non si sarebbe ricandidato. La crisi del coronavirus, prima ancora quella dei gilet gialli, il terrorismo di matrice islamica e le gravi spaccature interne al Paese sembravano condannare il capo dell'Eliseo a una leadership sempre più debole. Ma negli ultimi tempi, anche grazie a una forte presa di posizione sul piano internazionale, Macron è sembrato in grado di riconquistare un certo consenso specialmente nel fronte moderato. Cosa che invece continua a mancare tra i giovani e le classi popolari, come dimostrato dall'exploit della sinistra radicale di Jean-Luc Melenchon e dalla quantità di voti, non minoritaria, che ha ottenuto la sfidante di destra se unita, in particolare, con il risultato di Zemmour.

Prime tensioni in Francia

Subito dopo l'annuncio della vittoria di Macron, in diverse città della Francia sono sorte manifestazioni di protesta che si sono uniti sotto lo slogan "né con Macron né con Le Pen". Come riporta Adnkronos, a Rennes si sono riuniti circa 250 manifestanti, a Tolosa circa 400, idem a Marsiglia. Poche centinaia di persone si sono riunite anche nella capitale, Parigi. I media francesi riferiscono di alcuni scontri tra manifestanti e polizia. L'ambasciata statunitense, poco prima degli exit poll, aveva suggerito ai cittadini Usa in Francia di prestare particolare attenzione per possibili violenze nel post-voto.

I sondaggi "segreti"

Il quotidiano belga Le Libre dava un vantaggio di Macron tra i 55 e il 58 per cento delle preferenze. Il quotidiano del "vicino" francese citava diversi sondaggi. Mentre un giornalista francese, Maurice Szafran, durante una diretta di "Lci" aveva svelato in anticipo di risultati dei territori d'Oltremare francesi infrangendo il silenzio elettorale. In questo caso, i primi exit poll dai territori davano in quella parte di Francia un netto vantaggio di Le Pen.

Le Pen accetta la sconfitta ma parla di vittoria

"Nonostante due settimane di metodi ingiusti, brutali e violenti, le idee che rappresentiamo stanno raggiungendo nuove vette" ha detto la leader della destra francese. Per Le Pen, il risultato del secondo turno delle presidenziali dimostra una "grande sfiducia del popolo francese". E confessando di non sentire alcun "risentimento né rancore". "Un grande vento di libertà avrebbe potuto alzarsi sul Paese. Il destino delle urne ha deciso diversamente", ha sentenziato la guida del Rassemblement National, che ora punta alle prossime elezioni legislative forte di un risultato che è comunque storico. Un obbiettivo anche di Melenchon, che ha chiamato già a raccolta i suoi elettori: "Il 12 e il 19 giugno chiamandovi ad eleggermi come primo ministro vi chiamo in verità a farci vivere un nuovo futuro in comune". A tal proposito, un sondaggio Ipsos rivela che il 42% degli elettori che al primo turno hanno dato il loro voto alla sinistra radicale hanno poi deciso di votare al ballottaggio per Macron. Solo il 17% avrebbe votato Le Pen.

La reazione dell'Europa

L'Unione europea sembra tirare un sospiro di sollievo generale. Tutti i rappresentanti di Bruxelles, dalla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola alla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, hanno ribadito la felicità per la vittoria di Macron ribadendo il significato europeista del risultato elettorale in Francia. Il vertice dell'esecutivo europeo ha rivolto un messaggio al presidente francese dicendo: "Non vedo l'ora di continuare la nostra eccellente collaborazione. Insieme, faremo avanzare la Francia e l'Europa". Dello stesso avviso i rappresentanti politici italiani più vicini al centrismo europeista di Macron, che per diversi esponenti della maggioranza di governo indica una rotta ben precisa da seguire anche alle prossime elezioni legislative. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha affermato che "in questi tempi turbolenti, abbiamo bisogno di un'Europa solida e di una Francia totalmente impegnata per un'Unione Europea più sovrana e più strategica", concludendo: "Possiamo contare sulla Francia per altri 5 anni".

Felicità espressa anche dal primo ministro britannico, Boris Johnson, che su Twitter scrive: "La Francia è uno dei nostri alleati più stretti e importanti. Non vedo l'ora di continuare a lavorare insieme sulle questioni che contano di più per i nostri due Paesi e per il mondo". Il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è rivolto direttamente al presidente francese: "I tuoi elettori oggi hanno inviato un segnale forte a favore dell'Europa. Sono felice di continuare la nostra buona collaborazione!". Macron ha avuto proprio con Scholz un primo colloquio telefonico dopo la vittoria di domenica.

Draghi esulta per la vittoria di Macron

"La vittoria da parte di Emmanuel Macron nelle elezioni presidenziali francesi è una splendida notizia per tutta l'Europa".

Non usa mezzi termini il presidente del Consiglio Mario Draghi, che felicitandosi per la conferma del capo dell'Eliseo ricorda che "Italia e Francia sono impegnate fianco a fianco, insieme a tutti gli altri partner, per la costruzione di un'Unione Europea più forte, più coesa, più giusta, capace di essere protagonista nel superare le grandi sfide dei nostri tempi, a partire dalla guerra in Ucraina". Il premier ha poi continuato dicendo di essere "pronti da subito a continuare a lavorare insieme, con ambizione e determinazione, al servizio dei nostri Paesi e di tutti i cittadini europei".

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