Medici Senza Frontiere schifa i soldi dell'Unione europea. L'ong ha, infatti, deciso che non prenderà più fondi da Bruxelles e dagli Stati membri. Lo strappo è arrivato al termine di un'assemplea convocata per condannare "le dannose politiche di deterrenza sulla migrazione" messe in atto dai Ventotto. Una condanna francamente assurda visto che da anni l'Unione europea ha spalancato le proprie porte ai migranti senza controllare se questi hanno diritto di venire in Europa.
In Italia Medici Senza Frontiere non riceve fondi istituzionali e tutti i fondi raccolti provengono da donazioni private. A livello internazionale, invece, i fondi derivano per il 92% da donazioni private, mentre una parte minoritaria di risorse proviene anche da fondi istituzionali. La decisione, annunciata nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles, avrà effetto immediato e si applicherà ai progetti di Medici Senza Frontiere in tutto il mondo. La mossa arriva tre mesi dopo l'entrata in vigore dell'accordo tra l'Unione europea e la Turchia di Recep Tayyip Erdogan. Accordo che, secondo i vertici della ong, "i governi europei plaudono come un successo", ma di cui "le persone bisognose di protezione pagano il vero costo umano". "Più di 8.000 persone, tra cui centinaia di minori non accompagnati - ha spiegato l'organizzazione - sono bloccate sulle sole isole greche come diretta conseguenza dell'accordo. Hanno vissuto in condizioni disastrose, in campi sovraffollati, a volte per mesi. Temono un ritorno forzato in Turchia e sono ancora prive di assistenza legale, la loro unica difesa contro un'espulsione collettiva - ha continuato - la maggior parte di queste famiglie, che l'Europa ha stabilito di tenere fuori dalla propria vista, è fuggita dai conflitti in Siria, Iraq e Afghanistan".
Da mesi Medici Senza Frontiere si scaglia contro "la vergognosa risposta europea, concentrata sulla deterrenza invece che sulla necessità di fornire alle persone l'assistenza e la protezione di cui hanno bisogno". La scorsa settimana la Commissione europea ha presentato una nuova proposta per replicare la logica dell'intesa siglata con la Turchia in oltre sedici paesi in Africa e Medio Oriente. Gli accordi imporrebbero tagli commerciali e agli aiuti allo sviluppo per quei paesi che non arginano l'immigrazione verso l'Europa o che non facilitano i rimpatri forzati, premiando quelli che lo fanno. Tra questi potenziali partner ci sono la Somalia, l'Eritrea, il Sudan e l'Afghanistan.
"Tutto ciò che l'Europa ha da offrire ai rifugiati è costringerli a restare nei paesi da cui cercano disperatamente di fuggire? - ha tuonato Jerome Oberreit, segretario generale internazionale di Medici Senza Frontiere - ancora una volta, l'obiettivo principale dell'Europa non è proteggere le persone, ma tenerle lontane nel modo più efficace".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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