Le elezioni tedesche e la paura degli hacker russi

La Merkel potrebbe finire presto sotto attacco. Il governo federale, infatti, si sta preparando a rispondere agli hacker in vista delle elezioni. Di nuovo i russi?

Le elezioni tedesche e la paura degli hacker russi

Merkel, hacker russi ed elezioni, la storia si ripete. Dopo i casi riguardanti il Russiagate e le elezioni francesi, infatti, anche le imminenti elezioni tedesche sarebbero finite nel mirino dei soliti hacker. Secondo quanto riportato da Die Welt, infatti, l’intelligence tedesca si aspetterebbe intromissioni e sarebbe pronta ad intervenire in caso di attacchi. Una preoccupazione che deriverebbe dagli episodi avvenuti nel 2015, si legge qui, quando Mosca sarebbe riuscita a far sue informazioni riservate sulla Germania ai danni del Bundestag. E i server di posta elettronica colpiti allora sarebbero stati 16. I dati ottenuti, invece, circa 16 megabyte. E tra le persone spiate, forse, c'era anche la stessa Merkel. Precedenti che, se confermati, suggerirebbero massima attenzione.

Altri attacchi hacker, poi, pare siano stati effettuati, durante gli anni passati, nei confronti dell'intera coalizione governativa: centri studi collegabili all'Spd o alla Cdu, infatti, sarebbero stati attenzionati da quelli che per molti sono operatori informatici di nazionalità russa. La psicosi sui pirati informatici, insomma, riguarda ormai tutte le competizioni elettorali. In questo specifico caso, si teme che a subire gli attacchi informatici, e i loro effetti elettorali, sia proprio l'attuale Bundeskanzlerin, in funzione di favoreggiamenti a chi, sulla Russia, ha una linea politicamente più morbida. Sulle sanzioni, ad esempio, provvedimenti che la Merkel ha quasi sempre promosso e difeso. E un altro fattore da tenere in considerazione rispetto eventuali attacchi, è la posizione della Merkel sulla guerra in Ucraina. A condire questo quadro allarmante, poi, c'è lo studio pubblicato oggi da Chaos Computer Club (CCC): secondo quanto emerge, un software utilizzato per raccogliere ed organizzare i risultati sarebbe vulnerabile. Il PC-Wahl, insomma, utilizzato in Germania sin dagli anni 90', non garantirebbe la sicurezza necessaria al corretto svolgimento della competizione.

Hans-Georg Maasen, Direttore dell’Ufficio federale per la protezione della Costituzione, secondo quanto scritto qui, ha dichiarato che la Russia è in grado di dare vita ad una vera e propria campagna di disinformazione. E, nel frattempo, ha difeso lo strumento di back-hacking utilizzato contro gli attacchi informatici. Introduzione del quale è attualmente in corso la discussione del governo federale.

Vuole che sia comunque presente "nella cassetta degli attrezzi". La Germania, in definitiva, si prepara al suo hackergate o a far parte di quelle nazioni, come l'Olanda, che hanno dovuto ridiscutere le modalità dei conteggi delle schede. In quel caso, si optò per la manualità.

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