Gesù è rappresentato come omossessuale e ha un fidanzato. Per questo, si era scatenata la bufera intorno alla fiction satirica della compagnia comica Porta dos Fundos, trasmessa da Netflix. Ma ora, la Corte Suprema brasiliana ha dato ragione a Netflix.
La puntata, uno speciale natalizio, intitolata La prima tentazione di Cristo, era andata in onda dal 3 dicembre. Il lungometraggio è incentrato sul personaggio di Gesù che, in occasione della festa organizzata per i suoi 30 anni, decide di presentare alla famiglia e agli apostoli il suo fidanzato. Ma l'idea non è stata apprezzata da alcuni fedeli e la polemica era esplosa. Sulla vicenda era intervenuto anche il figlio del premier Bolsonaro: "Vale la pena attaccare la fede dell'86% della popolazione?", si era chiesto. Dure anche le parole del deputato Julio Cesare Ribeiro: "In questo film Nostro Signore Gesù viene mostrato come omosessuale. In più, i discepoli sembrano degli ubriaconi. Inammissibile! Si tratta di una presa in giro verso i cattolici e gli evangelici", aveva detto.
Un giudice di Rio de Janeiro aveva ordinato a Netflix di rimuovere la puntata dalla sua programmazione, dopo che la Chiesa cattolica in Brasile aveva presentato una petizione, sostenendo che il film fosse lesivo per "l'onore di milioni di cattolici". Il tribunale aveva dichiarato che il ritiro della puntata rappresentasse un "beneficio non solo per la comunità cristiana, ma per la società brasiliana, che è in gran parte cristiana".
Ma ora, la sentenza della Corte Suprema, cui Netflix aveva fatto ricorso, ha ribaltato completamente la sentenza, annullando la decisione del giudice del tribunale brasiliano.
Il presidente della Corte ha sostenuto che lo speciale natalizio abbia tenuto conto della "necessità di rispettare la fede cristiana", aggiungendo che "non possiamo pensare che una satira umoristica abbia la capacità di indebolire i valori della fede cristiana, la cui esistenza risale a più di 2000 anni fa e che è interiorizzata nella convinzione della maggioranza dei brasiliani". Netflix aveva espresso l'intenzione di far ricorso alla Corte, per combattere e difendere "l'espressione artistica".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.