"Boicottate l’antiamericana Nike". È questo il grido di protesta di migliaia e migliaia di cittadini americani che, sui social network, stanno manifestando contro la decisione della multinazionale di scegliere il giocatore di football di colore e dichiaratamente anti Donald Trump come suo nuovo testimonial.
Colin Kaepernick, allora Quarterback dei San Francisco 49ers, nel 2016 si inventò la sua personale protesta contr il 45° presidente Usa, inginocchiandosi durante l’esecuzione dell’inno americano, che come da tradizione precede ogni incontro sportivo negli States. Una presa di posizione storica, che scatenò una bufera e che tutt’oggi ha portato l’atleta a rimanere senza squadra.
Ecco, adesso un nuovo capitolo della saga.La Nike ha messo sotto contratto Kaepernick, facendolo diventare un suo nuovo volto e in tantissimi hanno alzato la voce. E dopo l’hashtag #BoycottNike (che ha spopolato e continua a spopolare) anche #JustBurnIt, parafrasando il celebre claim del marchio “Just Do it”.
Bene, dalle parole ai fatti: numerose persone hanno dato fuoco ai prodotti con i noto "baffo", come scarpe, postando video e foto sui social. Dove, per esempio, si può leggere anche: "Ddia i veterani e i loro prodotti sono fatti in Cina, non qui!" e "Cara Nike, brucio tutte le tue cose che ho".
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