"Porto preso", "Battaglia finale": l'ultima (drammatica) resistenza di Mariupol

ll porto di Mariupol è passato sotto il controllo delle milizie della Repubblica popolare di Donetsk (Dpr)

"Porto preso", "Battaglia finale": l'ultima (drammatica) resistenza di Mariupol

ll porto di Mariupol è passato sotto il controllo delle milizie della Repubblica popolare di Donetsk (Dpr): lo ha affermato il leader della Dpr, Denis Pushilin, all'emittente televisiva russa "Primo Canale". Mariupol, città portuale sul Mar D'Azov, nella regione di Donetsk, è ormai assediata dall'esercito russo e dalle milizie della Dprf. La città è stata devastata "ci sono decine di migliaia di morti. Ma nonostante questo, i russi non stanno fermando la loro offensiva", ha affermato Zelensky durante un discorso al Parlamento della Corea del Sud.

L'orrore di Mariupol

"Siamo molto preoccupati per le conseguenze umane di questa guerra. Mariupol è una città martire, ma quello che sta per accadere sul fronte orientale ci rende molto più disponibili a sostenere l'Ucraina per affrontare questa battaglia", ha dichiarato l'Alto rappresentante Ue per la Politica estera, Josep Borrell, al termine del Consiglio Affari esteri a Lussemburgo. Insomma, è lì il teatro peggiore in questo momento in Ucraina, con una città rasa al suolo dall'esercito russo.

"L'ultima battaglia..."

Sulla pagina Facebook della 36esima Brigata marina separata, in combattimento a Mariupol, c'è la risposta al presidente Zelensky. "Quella di oggi sarà probabilmente l’ultima battaglia, perché le munizioni stanno per finire", scrivono gli ucraini. La resistenza è durata anche troppo, ben 47 giorni, è stato fatto "tutto il possibile, e l’impossibile" per mantenere il controllo della città e i marines raccontanto di essere sempre pronti a scendere sul campo di battaglia ma hanno avuto la meglio i russi che li hanno "respinti e circondati". Senza cibo, munizioni, acqua non si può andar lontano: l'esercito di Putin avrebbe spinto gli ucraini nella zona delle acciaierie Azovstal e del porto, appena caduto. "Ci hanno circondati, e ora tentano di distruggerci", si legge sul Corriere. Numerosissimi, poi, i feriti come sottolineano sul post di Facebook. "L’infanteria è stata completamente eliminata, le battaglie corpo a corpo sono condotte da membri dell’artiglieria, operatori radio, autisti, cuochi, persino l’orchestra".

"Non abbiamo supporto..."

Nel messaggio, la Brigata fa notare come sia mancata del tutto una forte presenza della capi militari ucraini. "Abbiamo ricevuto solo una volta 50 proiettili, 20 mine, missili anticarro NLAW. Nient'altro, solo promesse non mantenute. Ci hanno dati per finiti", come ha ripreso l'agenzia di stampa francese Afp. Quando tutto sembra volgere al peggio, però,lLe forze ucraine che eroicamente stanno conducendo l'ultima difesa di Mariupol ancora resistono: è quanto afferma il comandante in capo delle forze di Kiev, il generale Valeriy Zaluzhnyi, in una dichiarazione su Facebook.

"Le comunicazioni con le unità delle forze di difesa che eroicamente resistono nella città sono mantenute stabili - ha scritto il generale - facciamo il possibile e l'impossibile per la vittoria e la protezione delle vite dei militari e dei civili. Abbiate fede nelle Forze Armate".

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