Zelensky: "Non riesco a piangere, odio i russi"

Volodymyr Zelensky ha ammesso di non avere più lacrime dopo un mese di guerra e di non essere riuscito a piangere davanti alle stragi di civili

Zelensky: "Non riesco a piangere, odio i russi"

Molti analisti hanno definito la strage di Bucha come un punto di non ritorno della guerra tra Russia e Ucraina. Il massacro dei civili, che si è ripetuto anche a Kramatorsk con un missile contro la stazione, rappresenta il punto più basso di qualunque guerra. Le immagini che provengono dall'Ucraina fanno male e danno la misura di cosa sia un conflitto, di cosa significhi veramente prendere parte a una guerra. Questo è il primo conflitto in Europa dopo la Seconda guerra mondiale e dopo l'arrivo dei social, che permettono di seguire quasi in tempo reale quel che accade a una manciata di chilometri dai nostri confini.

"Non riesco più a piangere", ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista al quotidiano tedesco Bild rispondendo alla domanda se avesse pianto per il massacro di ieri alla stazione di Kramatorsk e dopo le centinaia di morti di Bucha. Il conflitto si protrae ormai da oltre un mese e nonostante dalla Russia giungano indiscrezioni circa una possibile fine in tempi rapidi delle ostilità, in Ucraina continuano a compiersi atrocità e a morire innocenti. Il presidente Zelensky si è imposto subito come leader del suo Paese nel momento dello scoppio della guerra le sue parole al quotidiano Bild dimostrano che il presidente è riuscito a leggere alla perfezione la pancia dell'Ucraina, dove ora la Russia è vista solo come un nemico, quasi senza eccezioni.

"Sì, provo odio verso la Russia, verso i soldati russi. Quando vedo queste immagini davanti ai miei occhi, bambini assassinati senza gambe, senza braccia. È un risentimento, è terribile", ha aggiunto Volodymyr Zelensky, che non ne vuole sapere di arrendersi ma continua nella strenua resistenza della libertà del suo Paese, per riconquistare i diritti e la democrazia di pace strappati dalla Russia con l'invasione.

Volodymyr Zelensky conosce molto bene il sentiment dei suoi cittadini, che non vogliono in alcun modo fare un passo indietro davanti ai russi. Come ha ben spiegato il noto filosofo ucraino Volodymyr Yermolenko, giornalista e direttore di UkraineWorld e contributor di numerose testate straniere tra cui Economist, Newsweek e Al Jazeera.

"Dopo la strage di Bucha e di decine di paesi la società ucraina è in collera, perché abbiamo visto il vero volto dei soldati russi, saccheggiatori e assassini. Si respira uno spirito combattivo molto forte, e se anche Zelensky dovesse scendere a compromessi la società ucraina non è pronta ad accoglierli, vuole combattere", ha dichiarato all'Adnkronos.

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