Raid sulla banca centrale dell'Isis: distrutti milioni di dollari

L'edificio, che si trovava in una zona ad alta concentrazione di civili a Mosul, conteneva i proventi dei traffici del califfato, utilizzati per pagare i miliziani. Per ora le vittime del raid statunitense si stimano fra 5 e 7

L'esplosione dopo un attacco della RAF su una postazione dell'Isis in Iraq. Fonte: Ansa
L'esplosione dopo un attacco della RAF su una postazione dell'Isis in Iraq. Fonte: Ansa

Una bomba da 900 kg è stata sganciata all’alba di domenica a Mosul dalle forze aeree della coalizione internazionale anti-Isis a guida Usa, su quella che veniva considerata dall’intelligence statunitense come la “banca centrale dell’Isis”. L’edificio che si trovava nella città del nord dell’Iraq, secondo fonti della difesa americana riportate dalla NBC, conteneva una ingente quantità denaro proveniente dai traffici illeciti di Daesh, incluso il contrabbando di petrolio, e destinato a pagare i salari dei miliziani, che secondo fonti siriane, è stimato intorno ai 1.000 $ al mese per ogni combattente.

Gli ufficiali del Pentagono, citati dalle principali emittenti d’oltreoceano, non hanno specificato l’ammontare preciso del denaro mandato in fumo dal bombardamento, ma hanno parlato approssimativamente di “milioni di dollari” per indicare l’entità dei contanti che secondo la difesa americana sarebbero stati custoditi nelle casse della banca dell’Isis a Mosul.

Gli ufficiali statunitensi inoltre, non hanno voluto rendere noto il modo in cui sono venuti a conoscenza della posizione dell’edificio dove avveniva la raccolta e distribuzione del denaro di Daesh, ma hanno descritto come, trovandosi il forziere del califfato in una zona sensibile della città di Mosul, perché molto frequentata dai civili, gli aeromobili e i droni della coalizione abbiano spiato per giorni il sito, in modo da ridurre al massimo il rischio di danni collaterali del bombardamento, stimati in un primo momento fino a 50 vittime civili.

L’attacco si è svolto quindi all’alba poiché, dai dati raccolti dall’intelligence americana, questo era risultato il momento della giornata in cui i danni collaterali, il cui rischio significativo è stato giudicato comunque necessario data l’importanza del target, sarebbero stati ridotti al minimo.

Secondo i rilevamenti statunitensi infatti, all’alba nell’edificio sarebbe transitato solo il personale Isis incaricato di sorvegliare il palazzo durante la notte. Per ora è stato comunicato che nell’attacco potrebbero aver perso la vita da 5 a 7 persone.

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