Schiaffo ai No vax: il referendum in Svizzera salva il green pass

Secondo le proiezioni dell'istituto Gfs.bern, ad esprimere il proprio parere favorevole è stato il 63% degli svizzeri. Festeggia la vice capogruppo di Forza Italia al Senato Licia Ronzulli

Schiaffo ai No vax: il referendum in Svizzera salva il green pass

Alla fine in Svizzera ha vinto il Sì al referendum su quella che è stata denominata legge sul certificato Covid. La popolazione locale, infatti, è stata chiamata ad esprimersi sull'obbligo di esibire la certificazione (si tratta del primo paese europeo a farlo) e, malgrado la forte opposizione portata avanti dal gruppo di contrari, la risposta è stata affermativa. Va ricordato che il certificato Covid è in vigore in Svizzera dallo scorso 13 settembre, ed è espressamente richiesto per andare al ristorante, in palestra, al cinema o prendere parte alle grandi manifestazioni culturali o sportive.

Fin dall'inzio, a quanto pare, la percentuale di favorevoli risultava superiore ai contrari, si parla di un 61% contro circa il 38%, anche perché all'interno del provvedimento di legge erano compresi aiuti finanziari che altrimenti non sarebbero stati prorogati. Insieme alla legge sul certificato, infatti, era incluso anche lo sblocco di miliardi di franchi svizzeri predisposti per tutelare aziende e lavoratori colpiti dalla crisi economica scaturita in seguito all'emergenza sanitaria.

In Svizzera, nel frattempo, l'andamento dei contagi sta continuando a salire: in due settimane si è arrivati a 870,82 positivi ogni 100mila abitanti. Il tasso di vaccinazione, è attualmente arrivato al 65% della popolazione.

In queste ultime ore, dunque, è arrivato l'annuncio dell'emittente Rsi: a vincere è stato il fronte del Sì con una buina maggioranza. Dopo aver dato l'ok alla legge sul Covid approvata dal parlamento lo scorso giugno, oggi la Svizzera ha acconsentito anche al certificato Covid. Dunque per partecipare ad eventi pubblici e accedere a determinate strutture, sarà necessaria la certificazione, ottenibile tramite vaccino, guarigione o tampone negativo.

La notizia ha suscitato l'entusiasmo della vice capogruppo di Forza Italia al Senato Licia Ronzulli, che parla di autentico successo del referendum indetto in Svizzera. "I cittadini approvano la linea della responsabilità", ha dichiarato la senatrice, "una linea che in Italia trova conferma innanzitutto nella eccezionale adesione alla campagna vaccinale che ha raggiunto una percentuale di ben circa 20 punti più elevata della Svizzera".

Secondo la Ronzulli è chiaro che "la stragrande maggioranza dei cittadini italiani ed europei si fidano della scienza e sono a favore di vaccini e green pass", ed è dunque anche evidente che "non può essere una minoranza di 'bastian contrari' a compromettere la sicurezza sanitaria di tutti".

La rappresentante di FI ha quindi concluso: "Chi rifiuta vaccini e green pass deve quindi accettare le limitazioni a cui è soggetto a causa di una scelta assolutamente incomprensibile oltre che pericolosa per l'intera comunità".

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