Una ricerca rivela: "Il mondo arabo è in pieno declino demografico"

Nel mondo arabo, le famiglie sarebbero passate dall’avere in media sette figli all’averne oggi “a stento tre”

Una ricerca rivela: "Il mondo arabo è in pieno declino demografico"

Stando alle ultime ricerche, il mondo arabo sarebbe in pieno declino demografico.

Secondo una recente pubblicazione dell’università americana di Yale, nei Paesi arabo-islamici si farebbero sempre meno figli e tale progressivo calo della natalità sarebbe iniziato in tali territori a partire dagli anni Ottanta. In tale periodo, le famiglie musulmane, testimoni di un progressivo miglioramento delle rispettive condizioni economiche e di una crescente diffusione di contraccettivi a buon mercato, avrebbero infatti iniziato ad avvicinarsi ai bassi livelli di prolificità che si registrano attualmente in Occidente.

I nuclei familiari arabi, spiegano gli autori della ricerca, sarebbero quindi passati, negli ultimi trent’anni, dall’avere in media sette figli all’averne oggi “a stento tre”. A detta dei demografi di Yale, le donne dei Paesi islamici contemporanei, cresciute nel benessere materiale e beneficiarie di servizi educativi sempre più accessibili, sarebbero fortemente contrarie a dare alla luce un grande numero di bambini, in quanto riterrebbero ciò un ostacolo alle proprie aspirazioni lavorative. L’emancipazione femminile, affermano gli analisti americani, sta infatti registrando progressi in tutto il mondo arabo, soprattutto in nazioni quali il Marocco e la Tunisia, nonché nelle monarchie del Golfo Persico. Tale emancipazione, segnala la ricerca statunitense, si accompagna puntualmente con un basso numero di figli per coppia.

Gli unici Stati islamici in cui si registrerebbero ancora alti tassi di natalità sarebbero, sempre in base alla pubblicazione in questione, l’Egitto, la Giordania e lo Yemen, tutti caratterizzati da settori economici non pienamente sviluppati e con tanti cittadini in preda alla povertà assoluta.

Marcia Inhorn, autrice dell’indagine demografica, ha quindi affermato che il declino della natalità nel mondo arabo provocherà un progressivo decremento della popolazione di tale area geografica analogo a quello che minaccia il Vecchio continente.

Oltre al benessere economico sempre più diffuso e ai contraccettivi a buon mercato, la diminuzione della consistenza dei nuclei familiari delle nazioni musulmane sarebbe anche dovuta, sostiene la Inhorn, all’assenza di politiche incisive, da parte dei governi di tale contesto geografico, a vantaggio delle giovani coppie con neonati. La ricercatrice di Yale ha poi evidenziato il fatto che la crisi della prolificità sarebbe un fenomeno che interesserebbe ormai quasi ogni continente, eccezion fatta per l’Africa nera.

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