Chiusi nelle gabbie e trascinati per le vie al limitare di Damasco, come scudi umani contro i bombardamenti del regime di Bashar al-Assad. Sono queste le immagini che arrivano dalla Siria, dove i gruppi ribelli utilizzano i prigionieri come spauracchio per i caccia nella Ghouta orientale, a nord-est della capitale.
"In molti hanno deciso di piazzare i prigionieri alawiti e gli alti ufficiali del regime nelle gabbie, per farli assaggiare la nostra miseria", spiega in un video che mostra la scena un attivista, facendo intuire che le persone costrette a fare da scudi sono membri della setta religiosa a cui appartiene anche la famiglia Assad.
I ribelli della zona appartengono all'Esercito dell'islam di Zahran Alloush, una formazione piuttosto forte nell'area a est di Damasco, che l'ong Human Rights Watch accusa di crimini di guerra dopo le immagini che sono emerse in questi giorni.
"Niente pù giustificare mettere le persone in gabbia ed esporle intenzionalmente al pericolo - ha accusato Nadim Houry, direttore del programma mediorientale di Hrw -. Nemmeno l'obiettivo di fermare attacchi indiscriminati".
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