"Con Erdogan al potere, islamici in calo in Turchia"

Il sondaggio dei ricercatori dell’istituto Konda. Ma il Diyanet contesta le affermazioni: "Completamente prive di fondamento"

"Con Erdogan al potere, islamici in calo in Turchia"

Un sondaggio pubblicato in questi giorni in Turchia ha segnalato che quest’ultima starebbe divenendo un “Paese sempre meno islamico”.

L’istituto di ricerca Konda Research and Consultancy, con sede a Istanbul, ha infatti condotto una rilevazione sugli effetti prodotti dalle politiche dei governi Erdoğan, incentrate sul ripristino dell’influenza dell’islam nella vita pubblica, nei confronti dell’affiliazione religiosa dei singoli. Ad avviso degli autori del rapporto, la propaganda confessionale orchestrata dal leader Akp in quasi sedici anni di potere ininterrotto non si sarebbe affatto accompagnata a una “inarrestabile crescita” dei fedeli musulmani nella popolazione turca. Le politiche pro-islam sviluppate dagli esecutivi Akp avrebbero invece, paradossalmente, prodotto l’“effetto opposto”.

I ricercatori dell’istituto Konda sostengono infatti che dal 2003, anno dell’ascesa di Erdoğan al governo della nazione, i Turchi di fede islamica sarebbero “diminuiti in maniera significativa, scendendo dal 55 al 51% della popolazione”. Gli autori dell’indagine demoscopica hanno quindi indagato i motivi di tale decremento.

La spiegazione indicata dagli autori del rapporto come “più plausibile” è quella che identifica la “fuga dall’islam” dei Turchi con un clamoroso “segno di rigetto” da parte di questi ultimi proprio nei confronti delle politiche di stampo confessionale promosse dall’Akp negli ultimi sedici anni. Secondo il rapporto redatto dall’istituto Konda, la volontà di Erdoğan di accrescere l’influenza della religione di Maometto sulla vita della nazione è stata “percepita negativamente” dai cittadini, in quanto, a loro avviso, diretta a “ripristinare i caratteri primordiali e oscurantisti della fede coranica” e a “instaurare nel Paese il wahabismo”.

La reazione dell’esecutivo di Ankara ai risultati della rilevazione non si è fatta attendere. Il Diyanet, ossia la direzione generale per gli Affari religiosi, ha duramente contestato, tramite una nota, le affermazioni dei ricercatori dell’istituto Konda, giudicandole “completamente prive di fondamento”.

L’ente statale ha poi bollato le percentuali evidenziate dall’indagine demoscopica come “frutto di analisi approssimative” e ha quindi rivelato i “veri dati” sulla presenza dell’islam nella società turca. Secondo il Diyanet, i cittadini affiliati alla religione coranica, contrariamente a quanto appurato dal sondaggio in questione, sarebbero “oltre il 99% della popolazione”.

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