Sopravvissuti Bataclan, un tatuaggio per non dimenticare

Chi si è salvato ha deciso di imprimersi sulla pelle i terribili momenti che ha vissuto

Sopravvissuti Bataclan, un tatuaggio per non dimenticare

13 novembre 2015. Sono passati due anni dalla sera in cui la Francia è stata colpita da una serie di attacchi terroristici senza precedenti. Quel venerdì sera gli attentati, rivendicati poi dall'isis, hanno provocato almeno 129 morti e altri 350 feriti a Parigi. I terroristi hanno colpito sei diverse zone della città: lo Stade de France, dove era in corso l'amichevole di calcio Francia-Germania, e vari ristoranti e bar nel decimo e nell'undicesimo arrondissement.

Il maggior numero di morti, 89, viene registrato nella sala concerti Bataclan, dove si stava svolgendo il concerto del gruppo rock americano Eagles of death metal. Chi è sopravvissuto a quella notte di terrore ha deciso di imprimersi sulla pelle i terribili momenti che ha vissuto. Un tatuaggio per ricordare, piangere, ricominciare a vivere (guarda le foto).

Come Laura che ha "recuperato il suo corpo e trasformato l'orrore in bellezza". "Sono rimasta in mezzo al sangue, ricoperta di carne, mi sono impregnata delle vittime", ha raccontato, aggiungendo che a volte si sente "in un limbo". Una sensazione che ha voluto esprimere con un enorme corvo sulla sua spalla, un'eclisse, un serpente che si morde"per raffigurare il ciclo di vita e morte" e dei "fiori che crescono sui campi di battaglia".

Tre mesi dopo la strage, la 19enne Nahomy Beuchet ha invece voluto disegnare il Bataclan sul suo braccio, la data 13/11/15 e la dedica "Peace, love et death metal", il titolo dell'album della band statunitense che la sera della strage suonava nel teatro.

Il motto di Parigi "Fluctuat nec mergitur" (Sbattuta dalle onde ma non affonda) è la scritta più tatuata tra i sopravvissuti.

"Questo tatuaggio è la mia cicatrice", ha raccontato una ragazza che quella notte era vicino al ristorante Le petit Cambodge. Corpi disegnati per non dimenticare. Un tatuaggio come terapia per esorcizzare le paure e ringraziare di essere ancora in vita.

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