"Subito una safe zone attorno alla centrale": cosa succede a Zaporizhzhia

L'Agenzia internazionale per l'energia atomica ha descritto la situazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia come insostenibile. Chiesta l'istituzione di una zona di sicurezza attorno alla struttura

"Subito una safe zone attorno alla centrale": cosa succede a Zaporizhzhia

Nella centrale nucleare di Zaporizhzhia la situazione è "insostenibile". Sono stati registrati "danni" ad un'unità speciale per lo stoccaggio di rifiuti radioattivi e dei combustibili nucleari "freschi". È necessario istituire al più presto una zona di sicurezza e fermare subito i bombardamenti per scongiurare un possibile disastro radioattivo. Sono questi, in sostanza, i passaggi fondamentali contenuti nel rapporto stilato dall'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica, ad una settimana dalla sua missione nella struttura.

Le richieste dell'Aiea

Il report Aiea è particolarmente preoccupante e conferma come la centrale di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa con sei reattori, si trovi addirittura sull'orlo del baratro. "La situazione a Zaporizhzhia è senza precedenti. In passato quando gli ispettori Aiea erano in siti con situazioni difficili come Chernobyl o Iraq era dopo che i fatti erano già avvenuti, per raccogliere i pezzi. Ora invece c'è l'imperativo storico di prevenire qualcosa", ha dichiarato Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell'agenzia Onu, parlando in video al Consiglio di Sicurezza Onu.

"Gli ispettori sono li, possiamo trovare un accordo su meccanismi protettivi semplici ma incredibilmente importanti per evitare il bombardamento della centrale", ha aggiunto Grossi. A questo proposito, lo stesso Grossi ha affermato che il primo pilastro consiste nel non violare l'integrità fisica della centrale nucleare. "Sfortunatamente questo è successo a Zaporizhzhia e continua a succedere consapevolmente o non consapevolmente. Per questo abbiamo chiesto la disposizione di una zona di protezione della sicurezza nucleare", ha ribadito il direttore.

Centrale di Zaporizhzhia a rischio

Le parole di Grossi raccontano uno scenario da incubo. Il motivo è presto detto: la centrale di Zaporizhzhia si trova in una delle zone più calde del conflitto e la struttura è più volte finita vittima del fuoco incrociato dei due eserciti rivali. A conferma della gravità assoluta della vicenda, è stato riferito che i bombardamenti nei pressi dell'impianto sono continuati anche mentre la squadra Aiea stava visitando il sito, la scorsa settimana.

In seguito alla visita del team Aiea, l'Onu ha concluso che i bombardamenti devono cessare nell'intera zona. Dal canto suo, Volodymyr Zelensky ha fatto sapere di voler sostenere la creazione di una zona di sicurezza se questa mirerà a smilitarizzare il territorio della centrale nucleare. "Il rapporto cita la presenza di materiale militare russo all'interno della centrale nucleare, la pressione esercitata sui nostri impieganti e allude con chiarezza all'occupazione militare russa, questo è positivo", ha dichiarato il presidente ucraino.

Sul fronte russo, il rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Vassily Nebenzya, ha espresso "rammarico" per la mancata menzione delle presunte responsabilità dell'Ucraina nei bombardamenti che hanno messo a rischio la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Il Ministro degli Esteri, Sergej Lavrov, ha inoltre spiegato che la Russia ha chiesto all'Aiea dei chiarimenti sul suo rapporto. "C'è bisogno di chiarimenti supplementari, perché quel rapporto contiene un certo numero di punti interrogativi. Abbiamo chiesto questi chiarimenti al direttore generale dell'Aiea", ha dichiarato Lavrov.

In tutto questo, nel suo report Aiea ha

affermato che i bombardamenti della struttura potrebbero causara un rilascio illimitato di materiali radioattivi, mentre la presenza di attrezzature militari russe sul posto potrebbe minarne la sicurezza.

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