Tanzania, è caccia ai gay: "Datemi i nomi, li metterò in carcere"

La Tanzania continua la sua guerra agli omosessuali. Dopo l'annuncio del presidente di chiudere le cliniche per l'Hiv ora è il turno del governatore di Dar es Salaam

Tanzania, è caccia ai gay: "Datemi i nomi, li metterò in carcere"

Continua la folle guerra della Tanzania di John Magufuli contro gli omosessuali. Nel Paese africano, l'omosessualità è illegale dai tempi dell'epoca coloniale. E oggi è punita con 25 anni di carcere. Ma il nuovo corso sembra essere ancora più duro.

Dopo la proposta del presidente di chiudere le cliniche che curano l'Hiv perché "sospettate di promuovere i rapporti omosessuali" ora è il turno del governatore di Dar es Salaam, Paul Makonda, che ha ordinato una vera e propria caccia ai gay.

Come scrive Tgcom24, il governatore della regione della Tanzania ha dato "una settimana di tempo per scovare gli omosessuali e chiuderli in carcere a vita o almeno per 30 anni". Ma non solo, per realizzare quella che è diventata una vera e propria caccia alle streghe, è nata anche una squadra speciale per sorvegliare tutti i social network e i siti internet per individuare i gay.

Spiega ancora il sito: "Makonda ha invitato tutti i cittadini a cancellare qualsiasi materiale pornografico dai loro cellulari entro questa settimana, precisando che il governo sta intervenendo perché i rischi legati all'attività sessuale ostacolano lo sviluppo nel Paese".

Il giovane governatore, membro del partito Chama Cha Mapinduzi

ha detto di avere "informazioni sulla presenza di molti omosessuali nella nostra provincia"e ha chiesto ai cittadini di dare i loro nomi al suo team: "Lo faccio in nome di Dio".

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