Lugano chiama, Berna risponde. E l'argomento della chiamata è tra i più scottanti, non solo in Svizzera ma in tutta Europa. Si parla infatti del divieto di indossare il burqa e il niqab (il velo che lascia scoperti solo gli occhi, ndr) nei luoghi pubblici.
Il Ticino era stato il primo cantone della Confederazione Elvetica a vietarli, con legge popolare, nel 2013. Ora la camera alta svizzera, la Camera dei cantoni, ha decretato la conformità della disposizione ticinese al diritto federale. Ora la palla passa alla camera bassa, la Camera Nazionale.
La legge varata dalle autorità cantonali ticinesi si ispira a quella francese già giudicata compatibile con la Convenzione europea dei diritti dell'uomo da parte dei giudici dell'Unione.
Nel concedere il proprio placet alla proposta ticinese, però, il Consiglio federale elvetico ha specificato di ritenere "non opportuni" simili divieti.
"In Svizzera - aveva indicato in novembre - sono poche le persone a portare un velo integrale per motivi religiosi e finora non hanno creato problemi. Inoltre, chi costringe una donna a portare un velo è punibile per coazione in base all'articolo 181 del Codice penale."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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