Sta suscitando forte indignazione in Turchia la vicenda di un papà che ha molestato la figlia 15enne “in diretta su TikTok”. La diffusione sul web del video incriminato ha scatenato le proteste di cittadini e ong a difesa dei diritti delle donne, che denunciano il crescente numero di violenze di genere perpetrate nel Paese in ambiente familiare. Secondo l’organizzazione indipendente Fermiamo i femminicidi, lo scorso anno in Turchia sono state almeno 300 le donne uccise, per lo più da mariti, partner e familiari, mentre altre 171 sono morte in circostanze "sospette".
L’autore del recente video TikTok di abusi è stato identificato, riportano le emittenti mediorientali, con un tale Hasan Tunclar. Nel clip incriminato, l’individuo citato molesta la figlia 15enne, seduta accanto a lui su un divano, accarezzandole il seno e lodandone le qualità fisiche e la bellezza. Mentre abusa della ragazzina, che resta in silenzio durante la diretta social, l'uomo pronuncia la seguente frase: "Lode a Dio, lei è dolce come la crema". Dopo la diffusione su Internet di queste immagini, l’uomo è stato arrestato dalla polizia e, successivamente, il ministero della Famiglia di Ankara ha reso noto che la 15enne, a causa di quelle parole e di quei gesti “inappropriati" del padre, è stata affidata ai servizi sociali.
Prima del video di Tunclar, sui social turchi era diventato virale un altro clip raffigurante violenze di genere. All’inizio di questo mese era infatti apparsa su Internet una ripresa in cui si vedeva un uomo picchiare in strada l'ex moglie davanti alla figlia di 5 anni in lacrime. L’aggressore in questione, Ibrahim Zarap, era stato allora inizialmente fermato dai passanti e poi arrestato.
Nonostante i sempre più frequenti casi di abusi sulle donne e di femminicidi in Turchia, il presidente Erdogan ha ultimamente manifestato l’intenzione del suo governo di ritirarsi dalla Convenzione del Consiglio d'Europa sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne, aperta alla firma nel 2011 paradossalmente proprio in una città turca, ossia Istanbul. Sempre la Turchia di Erdogan, continua il paradosso, è stata, nel 2012, il primo Paese al mondo a ratificare tale trattato internazionale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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