Diversi organi di informazione hanno di recente annunciato che l’Unione europea diserterà il summit internazionale sul Medio Oriente promosso dagli Stati Uniti. L’evento in questione si svolgerà in Polonia il 13 e il 14 febbraio e in esso verranno affrontati diversi temi, come la diffusione della minaccia terroristica in tale area del globo, lo stato delle trattative tra Israeliani e Palestinesi e la “proliferazione degli armamenti strategici” nella regione.
Secondo alcuni diplomatici di Bruxelles interpellati da The Wall Street Journal, le istituzioni europee “non prenderanno parte” alla conferenza internazionale. I soggetti intervistati asseriscono infatti che l’Alto rappresentante Ue per gli affari esteri, Federica Mogherini, nei giorni prescelti per il vertice avrebbe “altri impegni”. Gli stessi “alti funzionari” citati dal quotidiano, rimasti anonimi, hanno poi messo in dubbio la partecipazione all’evento dei “capi di governo di importanti membri dell’Unione”. I soggetti contattati dall’organo di informazione hanno quindi bollato l’agenda dei lavori del meeting polacco come “pasticciata” e hanno accusato gli Usa, Paese promotore del summit, di non avere “minimamente coinvolto” Bruxelles nell’organizzazione della conferenza.
Subito dopo la pubblicazione di tale “retroscena” da parte di The Wall Street Journal, altri media hanno sostenuto che lo “sgarbo” della Mogherini nei confronti delle autorità statunitensi sarebbe stato deciso da quest’ultima per esprimere, a nome delle istituzioni Ue, “solidarietà all’Iran”, Paese non invitato da Washington al summit sul Medio Oriente. The Independent ha infatti pubblicato le dichiarazioni di altri “diplomatici dell’Unione”, sempre anonimi, i quali presentano la scelta dell’ex capo della Farnesina come “espressione della volontà europea di non unirsi al fronte anti-iraniano capeggiato da Trump”.
Per il momento, nessun commento sulle ricostruzioni operate dalla stampa è filtrato dalle istituzioni di Bruxelles. Queste ultime non hanno però neanche confermato la loro presenza al vertice polacco di febbraio. Quanto al governo americano, esso, per bocca del segretario di Stato Mike Pompeo, continua ad auspicare un’“ampia partecipazione” a tale conferenza.
Teheran ha invece ultimamente intensificato i
propri appelli, rivolti soprattutto alle autorità Ue, al “boicottaggio” dell’evento organizzato da Washington, bollato come “inteso all’esaltazione delle peggiori menzogne anti-iraniane”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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