Il Ministro della Giustizia statunitense Jeff Sessions conferma che gli Usa negheranno il diritto di asilo alle vittime di violenza domestica, confermando così il pugno duro contro l'immigrazione del governo Trump
La comunicazione arriva direttamente dal procuratore generale degli Stati Uniti d'America Jeff Sessions, il quale annuncia che "il timore di subire violenze domestiche non è più una base giuridica per far valere il diritto d'asilo". La nota, stando a quanto dichiarato dal New York Times, verrà presto diramata a tutti i tribunali Usa che si occupano di immigrazione. Il procuratore generale si è espresso in merito ad un caso di immigrazione di una donna di El Salvador richiedente asilo perché suo marito la maltrattava e stuprava con continuità. Lo stesso Sessions ha ribaltato la decisione di una Corte d'Appello che aveva riconosciuto il diritto di asilo alla donna, negandoglielo e argomentando la decisione in questa maniera: "Il prototipo di rifugiato fugge dalla sua casa per persecuzioni governative. Uno straniero può subire minacce e violenze in un paese estero per diverse ragioni che attengono alla sue condizioni sociali, economiche, familiari o personali".
Questa decisione potrebbe dunque andare ad incidere sul diritto d'asilo che ogni anno moltissime donne richiedono agli stessi Usa per abusi sessuali oltre ad una chiusura totale per tutti coloro che fuggono dalle gang sudamericane. Il Partito Democratico ha commentato la misura come "disumana e senza cuore".
Donald Trump dal suo insediamento alla Casa Bianca, insieme a tutto il suo staff di governo, ha da sempre cercato di ridurre l'immigrazione e qualche anno fa si è duramente espresso dando la propria visione del fenomeno.
Il presidente degli Stati Uniti d'America ha ribadito più volte che l'immigrazione non deve essere intesa come un diritto ma come un privilegio, e il suo è un costante impegno nel garantire sicurezza ai propri cittadini lottando duramente contro criminalità e terrorismo.Jeff Sessions è considerato uno degli uomini più vicini al presidente Trump, fu coinvolto tempo fa nella bufera dei cosiddetti "contatti russi".
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