La Moratti ai milanesi: "Svegliatevi, con Pisapia più tasse e immigrati"

Pisapia vuole introdurre nuove tasse e aprire i concorsi pubblici agli stranieri in possesso del solo permesso di soggiorno. La proposta della Moratti: "La sosta sarà gratis per tutti i residenti"

La Moratti ai milanesi: 
"Svegliatevi, con Pisapia  
più tasse e immigrati"

Milano - La sfida tra il sindaco uscente di Milano Letizia Moratti e il candidato della sinistra Giuliano Pisapia continua a distanza. Dopo l'annuncio del candidato sindaco del centrosinistra, che ha deciso di non partecipare a nessun confronto televisivo da qui al ballottaggio, ora la partita si gioca sul programma. Un programma che lascia numerosi dubbi all'avversario di centrodestra e all'intera coalizione del Pdl. Dal consistente aumento delle tasse alpolitiche sociali in favore degli immigrati. A pagina 27 del programma di Pisapia risulta, infatti, che verrà costruito un enorme polo che comprenderà sia la moschea sia il centro culturale islamico e che ai rom sarà data la possibilità di "auto-costruirsi" le proprie case in città. Politiche che, secondo la Moratti, avranno l'immediato effetto di trasformare il capoluogo lombardo in un vero e proprio crocevia di immigrati.

Milano consegnata agli immigrati Pisapia nel suo programma vuole modificare la legge affinché i concorsi pubblici siano aperti agli stranieri in possesso del solo permesso di soggiorno o della residenza. "Questo penalizza in tutti i concorsi pubblici i cittadini milanesi ma anche gli immigrati che sono residenti da lungo periodo che lavorano da tempo e pagano le tasse", ha detto Letizia Moratti ai microfoni di Radio 24, commentando le parole di ieri del ministro Bossi ("Pisapia vuole far diventare Milano una zingaropoli"). "Questo è grave - continua la Moratti - in un momento difficile di crisi e di difficoltà economica proporre a chi ha solo il permesso di soggiorno o residenza significa togliere lavoro ai milanesi e agli immigrati regolari che sono qui da tempo".

Le politiche per favorire il lavoro Il sindaco di Milano si è focalizzato poi su lavoro e giovani e ha detto: "Nel programma di Pisapia leggo la carta dello studente, facilitare l’incontro fra domanda e offerta, la conferenza permanente fra comune, università ed enti di ricerca, che ci sono già. Sulla parte lavoro non vedo altro e vedo che loro svendono sogni e speranze". L'amministrazione Moratti ha, invece, parlato con i fatti: ha dato lavoro ai giovani, case agli studenti senza alloggio, buoni lavoro per i giovani studenti e più di mille borse di studio. L'Expo darà 61mila posti di lavoro all’anno. "Abbiamo messo sul tavolo 100 milioni per facilitare il microcredito per i giovani, per le donne e chi assume, abbiamo dato prestiti d’onore a interessi minimi per incentivare la nascita e la crescita di giovani imprese - spiega la Moratti - abbiamo creato 5 incubatori di imprese che hanno fatto nascere 95 imprese giovani che oggi impiegano 550 ragazzi". Questi sono fatti. "Se le famiglie hanno potere d’acquisto questo significa lavoro - continua la Moratti - se il reddito delle famiglie lo massacriamo con tasse e aumenti delle tariffe non facciamo una buona operazione per il lavoro".

Il rischio di "nuove tasse" Il programma di Pisapia prevede l’introduzione di "nuove tasse", mentre il centrodestra punta a fornire "aiuti all’economia". Parlando dell’Ecopass, Moratti ha detto che "rimane" e "i suoi effetti sono positivi. Abbiamo deciso di sgravare i cittadini milanesi dall’ecopass e i proventi che continueremo ad avere li indirizzeremo agli incentivi per il ricambio delle caldaie". L’avversario, invece, punterebbe, a dire dell’attuale sindaco, a "mettere la congestion charge, cioè una tassa per tutti i veicoli, inquinanti e non, che arriva fino a quasi 10 euro e prevede l’aumento dell’Ici sulle seconde case".

Pisapia vuole aumentare l'Ecopass La decisione di rendere gratuito l’Ecopass per i milanesi annunciata ieri sera dalla Moratti non è proprio piaciuta a Pisapia nel cui programma c'è invece l'intenzione di aumentarne le tariffe ed estenderlo a un numero maggiore di persone. "Mi sembra una promessa elettorale data alla Lega senza nessuna valutazione dell’impatto effettivo di questa scelta, se non quella di una scelta strumentale e propagandistica - tuona il candidato sindaco della sinistra - la Moratti è in contraddizione con se stessa: ogni volta cambia idea, visto che non più tardi di una settimana fa ha detto che avrebbe seguito le indicazioni che sarebbero arrivate dai referendum popolari del 12 giugno". 

Pisapia attacca le famiglie A palesare forti dubbi su un altro punto del programma Pisapia si è aggiunto anche l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Cattaneo che, a margine della presentazione della campagna promozionale di TreNord, la società unica ferroviaria regionale, ha detto: "Quella di Pisapia è una Milano senza distinzioni di sesso in cui non mi riconosco. Ho letto attentamente il suo programma - ha spiegato - e c’è un’idea di città con una famiglia senza distinzioni di sesso, una Milano in cui non c’è più differenza tra uomo e donna". Dopo aver sottolineato che "Pisapia ha una concezione opposta di Milano rispetto a Formigoni e alla Moratti", Cattaneo ha proseguito spiegando che "dietro al suo faccione pacioso c’è un’idea di città che contraddice i valori di Milano". A suo avviso comunque "in questa seconda fase di campagna elettorale ci sono toni che mi piacciono molto di più rispetto a quelli del primo turno" perché "si parla di temi concreti e proposte e si evidenziano i fatti con i quali si può restituire la fiducia dei cittadini a Letizia Moratti, penalizzata eccessivamente all’urna rispetto a quello che ha fatto".

Infine riguardo alla polemica sul disimpegno di Comunione e Liberazione per il candidato sindaco del centrodestra, Cattaneo ha puntualizzato che "i 300mila milanesi che non hanno votato non sono certo l’effetto del disimpegno dei formigoniani, i cui candidati, al contrario, sono quelli che hanno ottenuto le maggiori preferenze".

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