La Moratti alle imprese: "Non ci sarà alcuna nuova tassa sulla casa"

Sul nuovo fisco federalista il sindaco rassicura gli artigiani, che intanto toccano quota 20mila a Milano e aprono la nuova sede

La Moratti alle imprese: 
"Non ci sarà alcuna 
nuova tassa sulla casa"

Trasferimento di alcune imposte ai Comuni uguale nuove tasse? Il sindaco smen­tisce l’equazione: "É escluso". Dopo l’accordo siglato nei giorni scorsi a Roma tra Anci e governo per far fronte ai tagli della Finanziaria, le ammini­strazioni si preparano ad in­cassare alcuni tributi che pri­ma venivano dirottati nelle casse nazionali. "Ma non par­liamo di nuove tasse" ha riba­dito ieri il sindaco per smonta­re­le preoccupazioni degli arti­giani riuniti in via Doberdò 16 per inaugurare la nuova sede dell’Unione di categoria. At­traverso un decreto sul federa­lismo fiscale, alcuni tributi og­gi­pagati allo Stato saranno ac­corpati in un’unica imposta comunale. "Si tratta solo di un trasferimento da Roma ai Co­muni" puntualizza la Moratti che sottolinea casomai come sia "una prima attuazione del federalismo fiscale, le ammini­str­azioni avranno maggiore re­sponsabilità e potranno inve­stire sul territorio una parte di quanto prima invece veniva dato allo Stato". L’importo at­teso da Milano non è ancora stato quantificato,c’è un tavo­lo di lavoro che "darà delle ri­sposte entro ottobre". Al taglio del nastro della nuo­va sede degli artigiani ieri ac­canto al sindaco c’erano il mi­nistro al Lavoro Maurizio Sac­coni, il governatore Roberto Formigoni e il presidente del­la Provincia Guido Podestà, il presidente della Camera di commercio Carlo Sangalli, ol­tre naturalmente al padrone di casa,il presidente dell’Unio­ne artigiani Salvatore Luca. Un’occasione per fare anche il punto sulla presenza delle im­prese in città: una ricerca pre­sentata ieri evidenzia che il 7% delle aziende artigiani italia­ne è concentrata nelle provin­ce di Milano e Monza-Brian­za. Sono quasi 91mila per un totale di circa 170mila occupa­ti. Ben più di una su tre (il 37%) opera nell’edilizia-percentua­le che sale al 68% tra le attività straniere - , il 13% nei trasporti e l’11% nella metalmeccani­ca. l 14% dei titolari è donna. Nell’area comunale milanese oltre un quarto delle aziende individuali dell’artigianato è straniera (27%), i titolari immi­grati più presenti sono egizia­ni, seguiti dai romeni. A Mila­no città si contano quasi 20mi­la imprese, la zona 1 è la più affollata (32%), seguita dalle zone 2, 5 e 9. Alcune curiosità: Cinisello, San Giuliano, Piol­tello e Legnano sono i comuni con più aziende edili, gli im­piantisti elettrici e idraulici prevalgono a Rozzano, Cernu­sco e Rho, acconciatori ed este­tisti hanno scelto prevalente­mente Sesto, Melegnano e Cernusco. Il maggior numero di tassisti arriva da Rozzano, Pioltello e Cesano Boscone.

Il sindaco ha ricordato l’atti­vazione del Portale per le im­prese, il Protocollo, con Banca Popolare di Milano per il soste­g­no alle piccole e medie impre­se, la Cittadella virtuale del­l’Artigianato artistico: "Le pic­cole e medie imprese sono la colonna portante del sistema produttivo nazionale. Milano è con tutti voi, che ne rappre­sentate i valori e le tradizioni più profonde".

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