
Si chiamava Jack Vettriano e anche se il suo nome, di primo acchito potrebbe dirvi poco, sicuramente avete visto qualcuno dei suoi quadri. A partire da The Singing Butler (nella foto). Infatti, le sue tele caratterizzate da un ambiente sognante e romantico ma iper realistiche nello stile sono tra le più riprodotte al mondo.
Vettriano, scozzese ma di origine italiana, è morto sabato a 73 anni. come ha annunciato ieri la BBC. Dallo scorso 26 febbraio le sale di Palazzo Pallavicini a Bologna ospitano per la prima volta in assoluto in Italia una mostra dedicata a lui. In questa sedesono esposte più di settantaa opere tra oli, grafiche a tiratura limitata realizzati per l'occasione e fotografie realizzate nello studio dell'artista da Francesco Guidicini, ritrattista ufficiale del Sunday Times con opere presenti alla National Portrait Gallery di Londra.
Un artista dotato di un talento innato e partito dal basso. Nato in una famiglia di origine italiana (il cognome è una storpiatura di quello della madre, Vettraino, di origini ciociare), Vettriano iniziò a lavorare da giovanissimo per contribuire alle finanze familiari e solo a 21 anni cominciò a dipingere da autodidatta, dopo aver ricevuto un set di pennelli e acquerelli in regalo. Solo quindici anni più tardi riuscì a esporre in modo professionale e durante la sua mostra d'esordio, nel primo giorno d'esposizione, entrambi i suoi dipinti presentati furono venduti, dando inizio alla sua carriera.
Con I suoi quadri con tematiche romantiche e nudi in primo piano, atmosfere sensuali e dimensioni scenografiche, Vettriano ha saputo affascinare il grande pubblico fin dalla sua prima esposizione nel 1988 alla Royal Scottish Academy di Londra. Nel 2004 la Regina Elisabetta lo ha insignito dell'onorificenza dell'Ordine dell'Impero Britannico per i servizi alle arti visive.
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