F1, la pioggia si abbatte sulla pista. In Belgio vince ancora Verstappen

A Spa un forte temporale ritarda di un'ora la partenza della sprint race ma succede un po' di tutto. Vince ancora il campione del mondo. Sainz e Leclerc quarti e quinti dopo la penalizzazione di Hamilton per l'incidente con Perez

Fonte: Twitter (@F1)
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Ancora una volta, a dominare il panorama di una delle piste più belle del circus è stato il meteo belga, che ha complicato maledettamente lo svolgimento della sprint race. Dopo un’ora di ritardo dovuta ad un forte temporale che si è abbattuto sulle Ardenne, la pista si asciuga abbastanza da consentire lo svolgimento in forma ridotta della sprint race. A ridere, ancora una volta, è il campione del mondo Max Verstappen, che riesce ad avere la meglio di un sorprendente Oscar Piastri e portare a casa otto punti buoni per il mondiale.

Alle sue spalle succede un po’ di tutto, incluso un contatto tra Hamilton e Perez: la Red Bull è costretta al ritiro e l’ex campione del mondo viene penalizzato di cinque secondi. A sorridere a denti stretti le due Ferrari, con Sainz e Leclerc, penalizzati dal traffico ai box, che risalgono al quarto e quinto posto. Viste le condizioni complicate della pista non è ancora chiaro se la Rossa abbia risolto o meno i problemi sul passo corsa. Toccherà aspettare domani per verificarlo, sempre che Giove Pluvio non decida di rovesciare ancora tonnellate di pioggia sul circuito.

L’incognita meteo

Il vero protagonista di questo fine settimana è sicuramente stato il capriccioso meteo delle Ardenne, che ha fatto dannare non poco i vari muretti. Dopo che la pista che si stava asciugando aveva rivoluzionato i risultati delle qualifiche, in mattinata la gara di Formula 3 si è svolta regolarmente su pista asciutta ma lo shootout della F1 è stato rimandato per un temporale improvviso. Nel pomeriggio la sprint race della Formula 2 si è svolta sull’asciutto, spingendo le squadre a rivoluzionare le strategie di corsa. A meno di mezz’ora dall’avvio ritardato della sprint race, invece, ecco tornare le nuvole nere e la pioggia. Max Verstappen, che partirà dalla pole position accanto ad Oscar Piastri e davanti alle due Ferrari di Sainz e Leclerc, è stato quindi costretto a sperare che il diluvio non allagasse del tutto la pista. All’inizio la pioggia era abbastanza leggera, tanto da consentire di partire con le soft per i 15 giri previsti per la sprint race.

F1 GP Belgio sprint race pioggia
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Il campione del mondo, che è riuscito a mettere dietro la McLaren del sorprendente Piastri di soli 11 millesimi di secondo, avrà sicuramente voglia di fare bottino pieno, considerato che domani dovrà partire dalla terza fila per aver montato un cambio in più del numero consentito dai regolamenti Fia. A creare problemi, però, ci si mette la conformazione dello storico tracciato belga: se alla partenza le condizioni non sono preoccupanti, diverse curve del lungo circuito permanente sono parecchio bagnate, costringendo ad un ritardo nella procedura di partenza. Se il fronte temporalesco si muove veloce, il vero problema sembra essere l’acqua in pista, con il rischio di aquaplaning che sale vertiginosamente. Il pubblico belga, abituato a queste condizioni, resiste sulle tribune, sperando che si riesca comunque a correre questa sprint race. La partenza, prevista per le 17.12, slitta ancora per un problema all’Eau Rouge: anche alla partenza si scatena un fortunale estivo ma il radar mostra che dopo ci dovrebbe essere il sereno. Non resta che aspettare.

Si parte dietro alla safety car

La pioggia continua a cadere copiosa sulla pista per qualche altro minuto e la Fia fa sapere che, una volta finito il temporale, proveranno a rimuovere quanta più acqua possibile ma non sono in grado di fornire stime sull’orario di partenza. Gli esperti del meteo stimano che dovrebbe esserci almeno un’ora di pausa nelle precipitazioni, abbastanza per disputare la sprint race ma nessuno può esserne davvero certo. I piloti ed i meccanici, riparati dalle tende mobili, aspettano pazientemente, ringraziando i tifosi che non sono altrettanto fortunati. Annunciato da un promettente arcobaleno, il sole fa capolino dalle nuvole: sembra che si dovrebbe riuscire a partire attorno alle 17.35. Come previsto dai regolamenti Fia, le squadre saranno invitate a montare le gomme extreme wet ed allinearsi dietro alla safety car.

F1 GP Belgio sprint race tende griglia
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Resta da capire quanto rimarrà fuori e se qualche scuderia non fosse tentata dall’usare le intermedie: in solo 15 giri difficile fare strategie complesse ma l’azzardo potrebbe pagare. Nel paddock si mormora che la safety car dovrebbe restare per soli due giri, il che potrebbe offrire opzioni interessanti. Acqua in pista, specialmente all’Eau Rouge, ce n’è ancora parecchia ma dovrebbe drenarsi in fretta. La visibilità in rettilineo potrebbe essere un problema ma per fortuna sul lungo tracciato di Spa i punti dove sorpassare non mancano di sicuro.

F1 GP Belgio sprint safety car
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Tutto in 11 giri

Per evitare che le vetture si fermassero lungo il tracciato senza carburante, la Fia è costretta a ridurre la lunghezza della sprint race da 15 a 11 giri. La safety car, quindi, rimarrà in pista per quattro giri per poi lasciare spazio ad una partenza lanciata che potrebbe essere molto caotica. La scelta è comunque apprezzata dai piloti, che però sembrerebbero preferire le intermedie, più adatte alle condizioni della pista. Una volta rientrata la safety car, gran ingorgo ai box, dove molti si affollano per montare le intermedie. Verstappen e Leclerc rimangono con le gomme da bagnato, mentre Piastri torna ai box. A seguire il pilota McLaren sono Hamilton, Sainz e Perez, seguiti da molti altri.

F1 GP Belgio sprint race box
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Verstappen rientra ai box al giro successivo, mentre Piastri riesce a rimanere davanti ai piloti che si sono già fermati. Leclerc viene rallentato dal traffico nella pit lane e scivola indietro di qualche posizione mentre Perez sta cercando di riprendersi il terzo posto su Gasly, uscito prima di lui dai box, con Hamilton che precede le due Ferrari di Sainz e Leclerc. Proprio quando il campione del mondo aveva messo la McLaren nel mirino ecco che entra in pista di nuovo la safety car. Ci vuole qualche minuto per capirne la ragione: ignorata dalle telecamere, l’Aston Martin di Fernando Alonso è finita nella ghiaia all’uscita della Pouhon. Finora non è certo il 42° compleanno che l’asturiano si sarebbe augurato: lo spagnolo ha infatti perso il retrotreno sul cordolo della doppia curva a sinistra mentre stava insidiando Hulkenberg per riprendersi la 15a posizione.

F1 GP Belgio sprint race Piastri safety car
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Hamilton penalizzato, Perez out

In condizioni così complicate, la tenuta delle coperture è un’incognita e Verstappen approfitta della ripartenza per infilare in uscita dall’Eau Rouge il giovane australiano e riportarsi in testa. Alle sue spalle, situazione stabile con Gasly che riesce per ora a resistere agli attacchi di Perez ed Hamilton che tiene dietro le Ferrari e Norris. A far tornare il sorriso ai tifosi della Ferrari un mezzo pasticcio tra Perez e Hamilton: con l’ex campione del mondo all’interno sulla Stavelot, contatto tra le due monoposto. Ad uscire meglio è la Mercedes, che riesce ad infilare la Red Bull alla Source. La vettura di Perez ha evidenti problemi e viene superata nel giro di due curve prima da Sainz e poi da Leclerc e Norris. Il compagno di squadra di Verstappen scivola inesorabilmente verso il basso della classifica, con grossi problemi di tenuta. La direzione di corsa sta esaminando il contatto tra Hamilton e Perez, che a prima vista sembrava un normale incidente di corsa. Verstappen, intanto, ha accumulato quasi 5 secondi di vantaggio su Piastri mentre l’inglese è già negli scarichi di Gasly, seguito dalle due Ferrari.

F1 GP Belgio sprint race contatto Hamilton Perez
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Perez è costretto al ritiro e il verdetto della direzione arriva nel giro di qualche minuto: cinque secondi di penalità per Hamilton, considerato colpevole del contatto. Verstappen, nel frattempo, va come un treno davanti a tutti mentre il secondo posto di Piastri sembra al sicuro, visto i 4 secondi di vantaggio nei confronti di Gasly. Alle loro spalle, Russell riesce a sopravanzare il rientrante Ricciardo all’ultima curva, togliendogli la soddisfazione di portare a casa un punticino.

Finisce così con l’ennesimo trionfo per il campione del mondo, un ottimo secondo posto per Piastri, seguito da Gasly, Hamilton, Sainz e Leclerc. La penalizzazione fa però scivolare l’inglese dietro alle due Ferrari e alla McLaren di Norris, con l’ultimo punto che va al compagno di squadra Russell.

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