Il mondiale di Formula 1 arriva alla pausa agostana come era iniziato: ennesima doppietta delle Red Bull ed il record di vittorie consecutive che si allunga. Neanche il rischio pioggia riesce a frenare la corsa delle monoposto anglo-austriache, che piazzano Verstappen e Perez davanti a tutti sullo storico tracciato di Spa-Francorchamps. Dominio quasi imbarazzante quello dell’olandese, che rifila oltre 20 secondi al compagno di squadra ed allunga ulteriormente nella classifica piloti nonostante le cinque posizioni di penalizzazione scontate per aver sostituito il cambio della sua monoposto.
Charles Leclerc rintuzza gli attacchi di Lewis Hamilton e chiude in terza posizione. Sfortunato, invece, Carlos Sainz, che ha un incontro ravvicinato del peggior tipo con l’ottimo Oscar Piastri nel primo giro: l’australiano è costretto al ritiro mentre lo spagnolo lo imita qualche giro dopo, visti i danni alla fiancata della sua SF-23. Qualche settimana di pausa per il circus, che si ritroverà il weekend del 27 agosto a Zandvoort, casa Verstappen. Vedremo se basteranno alla Ferrari per accorciare le distanze nei confronti della Red Bull.
Leclerc c’è, pasticcio Sainz
Dopo un weekend finora reso complicatissimo dal meteo, su Spa splende il sole, consentendo a tutti di montare le soft. Possibilità di pioggia, comunque, al 40%, segno che potrebbe esserci spazio per qualche sorpresa. Al pronti via, partenza complicata per le Ferrari: Leclerc e Sainz sono costretti a salire sulle barricate per arrivare alla prima curva davanti agli arrembanti Perez, Hamilton e Piastri. Missione compiuta a metà, visto che il messicano scavalca il monegasco dopo nemmeno mezzo giro, imitato dall’ex campione del mondo, che però ha bisogno di sgomitare parecchio. Bagarre al calor bianco ed a pagarne le conseguenze è Oscar Piastri, la cui McLaren è rimasta danneggiata dal corpo a corpo. L’australiano scivola inesorabilmente verso il fondo della classifica, prima di essere addirittura costretto a parcheggiare la sua monoposto. Doccia fredda per i tifosi della Rossa, quando Sainz comunica al muretto che ha riportato anche lui danni dal contatto con il giovane pilota della McLaren. Un mezzo disastro che rischia di rovinare i piani della scuderia di Maranello.
Dopo un primo giro complicatissimo, Leclerc ritrova il ritmo e tiene il passo di Perez, mantenendosi sotto i due secondi. Il monegasco, però, deve guardarsi le spalle da un Hamilton decisamente in palla e dal solito Verstappen, che ha approfittato dei problemi alla monoposto di Sainz per riportarsi alle spalle dell’ex campione del mondo. Dopo qualche giro ci si inizia a rendere conto che i danni alla SF-23 dello spagnolo sono abbastanza significativi, con il degrado dell’efficienza aerodinamica complessiva. Nonostante le provi davvero tutte, è costretto a cedere la quinta posizione al connazionale Alonso ed ha enormi problemi a tenere dietro un quartetto di piloti decisamente più veloci di lui, Tsunoda, Albon, Stroll e Russell.
L’evidente superiorità della Red Bull si nota quando Verstappen approfitta di un mezzo errore di Hamilton per superarlo alle Combes: il campione del mondo ha solo un secondo da recuperare nei confronti del ferrarista. Alle sue spalle, invece, Sainz riesce a malapena a tenere in pista la sua monoposto, scivolando sempre più in basso.
Superiorità Red Bull
Mentre Sainz rientra in pista senza essere riuscito a rimediare ai danni alla vettura e naviga nelle retrovie, tre secondi più lento dei rivali, la battaglia di Leclerc per difendere il secondo posto non ha successo. Alle Combes, proprio dove aveva infilato Hamilton, il campione olandese si ripete e supera di slancio la Ferrari del monegasco, incapace di resistere. A rendere ancora più amaro il pomeriggio dei tifosi della Rossa, il fatto che, una volta superato Leclerc, Verstappen lo stacchi inesorabilmente, rifilandogli quasi un secondo al giro. A questo punto, l’unica speranza per l’alfiere della Ferrari è che qualcosa succeda nei prossimi cambi di gomme o che la pioggia si ripresenti a scombinare le carte. Il primo a rientrare ai box è Hamilton mentre le due Red Bull viaggiano a ritmi insostenibili per i rivali. Quando rientrano insieme Perez e Leclerc, il ferrarista guadagna qualche decimo e riesce a difendere la terza posizione da Hamilton.
La segnalazione dei meteorologi, che prevedono uno scroscio di pioggia entro pochi minuti, mette il muretto Red Bull di fronte ad una scelta complicata: aspettare e, magari, montare subito le intermedie o seguire il piano e mettere le medie? Alla fine Verstappen rientra subito, riuscendo a mettersi dietro Leclerc ma se dovesse davvero iniziare a piovere potrebbe essere un errore. Il campione del mondo, che aveva discusso a lungo con il suo ingegnere di corsa alla radio, si sfoga mettendo giri veloci a ripetizione ed arrivando ben presto negli scarichi del compagno di squadra. Neanche un giro dopo e, approfittando del DRS sul lungo rettilineo del Kemmel, il campione olandese sorpassa di slancio il messicano. Giusto in tempo, visto che il fronte temporalesco starebbe per abbattersi sul tracciato belga.
Pioggia sì, ma non abbastanza
Proprio quando la pioggia sta iniziando a cadere su alcune delle curve del circuito delle Ardenne, molte squadre sembrano indecise sul da farsi. Se le previsioni sono corrette, la pioggia potrebbe essere pesante ma non durare più di una decina di minuti, forse non abbastanza per giustificare il passaggio alle full wet. Il primo ad accorgersi che le condizioni della pista stanno cambiando è proprio il campione del mondo: arrivato all’Eau Rouge, Verstappen per poco non perde il controllo della sua Red Bull, un errore che sarebbe potuto costargli carissimo. Stroll rientra e fa una scelta azzardata, montando le soft. In effetti, però, al momento la pioggia non è molto forte, ben diversa dal monsone che aveva colpito il circuito di Spa sabato pomeriggio, causando il ritardo nella partenza della sprint race.
Alla fine la pioggia non influisce molto sul grip dell’asfalto, con Verstappen che riesce a scendere sotto l’1:52. A questo punto la scelta di montare le soft e sperare che non piova ancora sembra quasi obbligata. La Ferrari, visto che Sainz è incapace di reggere il ritmo dei rivali, decide che può bastare così e richiama lo spagnolo ai box. In pista, invece, situazione stabile con Verstappen avanti di ben otto secondi e Leclerc che mantiene a distanza di sicurezza Hamilton. Con 15 giri ancora da effettuare, l’inglese decide di rientrare, montare le soft e provare a rifarsi sotto. La strategia non funziona: proprio mentre l’ex campione del mondo riesce a superare Alonso e riportarsi in quarta posizione, Leclerc monta le soft e rientra davanti ad Hamilton di un paio di secondi. Perez e Verstappen rientrano poco dopo, scegliendo anch’essi le soft e mantenendo le posizioni. Con il ferrarista più veloce di Hamilton, le posizioni sembrano stabilizzate ma, specialmente a Spa, si ride solo una volta superato il traguardo.
Duello a distanza con Hamilton
Quando sul tracciato belga spunta addirittura il sole, Max Verstappen si fa prendere un attimo la mano e mette un tempone clamoroso, tanto per aggiudicarsi anche il punto addizionale per il giro più veloce. 1:48.922 è però troppo veloce per i gusti del muretto, più preoccupato per il consumo eccessivo delle coperture: il rimbrotto via radio è quindi inevitabile. Con i vari distacchi che si dilatano a dismisura, l’unico verdetto ancora in gioco sembra quello per il gradino più basso del podio. Charles Leclerc si trova a quattro secondi da Perez e mantiene circa 2 secondi di vantaggio su Hamilton, che certo gradirebbe tornare a salire sul podio nello storico circuito delle Ardenne. Il muretto della Mercedes sembra convinto che la propria monoposto sarà in grado di conservare meglio le gomme della SF-23 ed invita Hamilton a non perdere più di 3 secondi nei confronti del ferrarista. Il duello a distanza riesce a tenere viva una gara che, più o meno, ha già fornito tutti i verdetti del caso.
Con l’allarme pioggia rientrato, niente sembra in grado di fornire un’ultima sorpresa ai tanti coraggiosi spettatori che si sono presentati sulle tribune del circuito belga. Gli ultimi quattro giri sembrano una passerella trionfale per Verstappen e la Red Bull, con l’ennesima doppietta ed il record di vittorie consecutive che si allunga ancora. Alle spalle, visto che il ferrarista andava troppo veloce, la Mercedes fa rientrare Hamilton per provare a togliere il giro veloce al campione del mondo.
Moderata soddisfazione per la Ferrari: sebbene la Rossa non sia mai stata in grado di puntare davvero alla vittoria, le distanze da Mercedes e McLaren sembrano ristabilite. Non un granché come consolazione ma, specialmente in questi tempi di magra, toccherà accontentarsi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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