Multa per chi passeggia in bikini, ma al circolo lo spinello è ok

(...) folgorato dal comune senso del pudore, firma l'ordinanza che prevede sanzioni da 25 a 500 euro per chi circola in costume fuori dalla spiaggia e chi, sempre in costume, si stende sui muretti che marcano gli arenili del Comune.
Orrore, che Fresco ti stronca così una storica tradizione consolidata dall'usucapione soprattutto del lungomare di San Terenzo. Asciugamano sulla sella della bici, carnaio, e dove ti piazzi per mezz'ora di sole? Una connivenza dove il trés chic s'annegava nell'abitudine spicciola di un paese ancora vero nei suoi latin lover in salsa spezzina a tirar camole con o senza muretti dorati di fanciulle. Macchè, darci un taglio: Fresco raccoglie le proteste di cittadini ed esercenti stufi di tette strizzate e tanga sculettati su granite evaporate da tentazioni e stampa l'achtung al lato B, pettorali e quant'altro offenda il decoro lericino, in pieno «fascino discreto delle borghesia» sprezzante di «quell'oscuro oggetto del desiderio». Sarà, ma i conti sulla faccenda «buon gusto e decenza» mica tornano, che la sensazione è di lampante schizofrenia amministrativa. Replay chiarificatore: venerdì scorso, consiglio comunale convocato ad hoc: Fresco e maggioranza respingono la mozione urgente presentata dal capogruppo PdL Giorgio Grieco & C. per la revoca definitiva di ogni licenza e autorizzazione amministrativa al Circolo A.R.C.I. «Borgata Marinara». I motivi più che motivati della richiesta? «Ordine, sicurezza e moralità pubblica». Tutto scritto nella comunicazione dei Carabinieri di Lerici al sindaco: nel Circolo è stata rinvenuta droga, almeno 40 persone erano senza tessera e 4 in stato di ebbrezza, con denuncia penale per il gestore che somministrava loro alcol. Ergo, «essendo luogo abitualmente frequentato da pregiudicati e tossicodipendenti - scrivono i carabinieri - in considerazione dei diversi episodi di disordine verificatisi ivi nel tempo, ritenuto sussista grave pericolo per ordine, sicurezza e moralità pubblica, è stata redatta proposta al Questore della Spezia». E il sindaco cosa fa? Prende atto, non attiva alcun provvedimento, ma s'impegna nei prossimi giorni ad incontrare il Comitato dell'ordine pubblico per approfondire la questione. Intanto il Circolo resta aperto, nel salotto buono di Lerici, nella storica Piazza Garibaldi tra ristoranti e bar chiccosi. Incuneato in mezzo, in affitto per pochi euro dal Comune, magari mal frequentato, magari con qualche schiamazzo fuori onda, magari con qualche «cannone» a profumare i «Bellini» serviti di fianco. Magari con la maglietta «Mai senza la Borgata» a promettere resistenza sempre.
Oltraggio al comune senso del pudore? Non scherziamo, qui si fa kultura, qui si fa sport, qui si aggregano i ragazzi. Come, è un dettaglio che sembra non appartenga all'amministrazione, impegnata nell'altra crociata, quella del «buon gusto e decenza», quella che vieta di lasciare in costume la spiaggia. Che in assoluto ci sta. È solo quell'approccio ambivalente che lascia stramazzati e confusi. La piazza è la stessa, non ci puoi venire in costume, ma all'Arci si possono spinellare, che poi approfondiscono.

La gente si lamenterà pure di tette al vento e bicipiti scolpiti, ma «la gente sull'Arci è con noi - ribadiva Grieco - Le mamme sono preoccupate per l'educazione dei loro figli: in Piazza va in scena quanto documentato dai carabinieri, con la sinistra che li difende ad oltranza». Contraddizione in termini e di fatto. Che l'approccio bacchettone - con - riserva mica lascia tranquilli.

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