Sono circa 60 i km che separano Napoli e Sorrento. Non una lunga distanza. Basti pensare che in treno ci vorrebbe poco meno di un’ora che coprire la tratta. Eppure chi dal capoluogo desidera raggiungere Sorrento, o qualche località situata lungo il tragitto, rischia di impiegare molto più tempo. E questo a causa della Circumvesuviana, una delle principali arterie del trasporto pubblico nell’area vesuviana.
Tra problemi tecnici e corse cancellate, un viaggio a bordo di questi treni si è ormai trasformato in un incubo. I problemi non sono sorti nell’ultimo periodo. Di recente, però, si segnala il sempre più forte malcontento dei pendolari e dei tanti turisti che per muoversi decidono di salire sui convogli della Circumvesuviana.
Ieri è stata una giornata davvero complicata. Il primo imprevisto giunge all’alba. Il treno delle 6.18 diretto a Sorrento parte con venti minuti di ritardo. Guai anche a quello successivo delle 6.48 che subirà la stessa sorte. Intoppi che sembrano confermare il detto "se il buongiorno si vede dal mattino". Perché tutta la giornata sarà segnata da problemi causati di soppressioni, ritardi e disagi. Per fortuna, se così si può dire, il traffico sulla rete ferroviaria è ancora moderato in quanto le scuole sono chiuse. Ma c’è ben poco da festeggiare.
Alla fine si conteranno 14 corse saltate. Il tabellone con gli orari di arrivi e partenze è eloquente. A guardarlo viene lo sconforto. Un disastro per i cittadini. E un pessimo biglietto da visita da mostrare ai turisti che desiderano andare alla scoperta delle meraviglie del territorio.
"Se non arrivano nuovi treni non c'è niente da fare. Questi revampizzati sono pochi e non funzionano", dice sconfortato a Repubblica Salvatore Ferraro, tra i rappresentanti delle associazioni di viaggiatori. Da tempo si parla dell’arrivo di nuovi convogli. Con un bando pubblicato nel 2019 Eav ha previsto l'acquisto di 40 treni. Eppure anche su questo fronte i problemi non mancano. C’è, infatti, un ritardo sulla tabella di marcia. La Stadler, che ha vinto la gara, ha ottenuto una proroga sulla consegna in quanto ci sono ritardi che si stanno accumulando a causa degli effetti della guerra tra Russia e Ucraina.
Gli intoppi di ieri, come quelli avvenuti nella giornata precedente, sono legati a un problema tecnico registrato sul sistema di scambio dei binari tra Torre del Greco e la fermata successiva di Leopardi. E così, con un solo binario utilizzabile, è divampato il caos. L'Eav ha diffuso solo una sequenza di comunicazioni senza, però, fornire spiegazioni.
“Siamo in campagna elettorale e nessuno parla del disastro trasporti.
A questo punto rinviamo la manifestazione di protesta a ottobre. Non vogliamo essere strumentalizzati da nessuno", ha affermato ancora a Repubblica con toni duri Enzo Ciniglio, del Comitato pendolari. Basterà per imprimere una svolta?
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