Il bambino disabile può andare a scuola: l'incubo è finito

Alessandro, bambino disabile di 9 anni, è stato iscritto regolarmente a scuola. Ora è in fase di conclusione l'iter con l'invio della documentazione dal vecchio al nuovo istituto

Il bambino disabile può andare a scuola: l'incubo è finito

È stato un percorso tortuoso, condito dalle giuste ed inevitabile ansie della mamma, ma il lieto fine c’è stato: anche il piccolo Alessandro potrà andare a scuola. Un diritto, quello allo studio, che per il bambino di 9 anni, disabile in quanto affetto da leucodistrofia spastica, una terribile malattia genetica che provoca un progressivo danneggiamento del sistema nervoso centrale, è stato seriamente a rischio.

Il piccolo studente, insieme alla sua famiglia, si era trasferito di recente da Modena ad Afragola, comune in provincia di Napoli. Un cambio di vita radicale. Sul cammino, però, era sorto un grande ostacolo. Nei giorni scorsi la mamma del bimbo aveva riferito che tutte le scuole interpellate avevano dovuto rifiutare l’iscrizione del bambino, che deve frequentare la quinta elementare, perché non avevano possibilità di garantire a quest’ultimo un sostegno.

I familiari del piccolo studente non si sono arresi e, senza perdere del tempo utile, si sono rivolti a "La Battaglia di Andrea", associazione che tutela i diritti dei disabili , che nel giro di poche ore ha messo la madre in contatto con le istituzioni locali e nazionali, facendo intervenire in prima persona il sottosegretario all'Istruzione Rossano Sasso, con il quale già in un recente passato ha collaborato per aiutare altri bambini disabili vittime di ingiustizie.

Non solo parole ma anche fatti concreti. E così l’incubo per il bambino e i suoi familiari è svanito. Alessandro è stato iscritto regolarmente a scuola e questa mattina, fa sapere la mamma, si sta concludendo l'iter con l'invio della documentazione dalla vecchia alla nuova scuola attraverso la famiglia.

Sasso si è subito messo in azione contattando il direttore dell'Usr (Ufficio scolastico regionale, ndr) Campania, dottor Ettore Acerra, che ha disposto l’assegnazione di un posto di sostegno in deroga per il bambino consentendo, in questo modo, l’iscrizione a scuola. Per motivi di privacy, però, il nome dell’istituto non è stato reso pubblico.

"Sono felice che si sia risolto tutto. Vedevo tutto nero, ormai ero quasi convinta si non riuscire a trovare una scuola per mio figlio nella città in cui mi sono trasferita", ha dichiarato con soddisfazione la mamma di Alessandro. La donna ha ammesso che per la felice risoluzione del caso è stato fondamentale l’intervento dell’associazione. La mamma di Alessandro ha voluto ringraziare il sottosegretario all'Istruzione che "subito é intervenuto, mi ha anche raggiunta al telefono tramite l'associazione per rassicurarmi" e il dottor Acerra che "appena venuto a conoscenza della cosa ha subito trovato una soluzione". La donna è felice per la soluzione del problema ha ammesso che "sarebbe bello se tutte le storie avessero un lieto fine come la mia. Sarebbe bello se tutti trovassero degli angeli custodi ad aiutarli come 'La Battaglia di Andrea'".

Una storia che si conclude nel migliore dei modi. Eppure dalla "battaglia di Andrea" si sottolinea come sia complicato difendere i diritti dei disabili. "É spiacevole dover condurre ogni volta una battaglia – ha dichiarato Asia Maraucci, presidente dell’associazione- ma se serve per ottenere risultati positivi per i bambini lo facciamo e lo faremo in futuro". La Maraucci ha voluto ringraziare l'onorevole Sasso "per averci supportato in quest'ulteriore battaglia in favore di un bambino disabile e ringraziamo anche il dottor Acerra per il suo intervento risolutivo".

Il presidente dell’associazione ha spiegato che è si vorrebbe conoscere di persona il dottor Acerra per "stringergli la mano" e creare le condizioni per avviare un "contatto diretto anche con lui, perché talvolta è proprio la mancanza di comunicazione la causa dei problemi come questa vicenda testimonia".

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