La scoperta è avvenuta per caso, da parte di alcuni pescatori di Posillipo, che si sono subito resi conto dell’importanza del loro ritrovamento. Sotto i loro occhi, nel fondale marino napoletano, a pochi chilometri dalla costa, è comparsa una nave, risalente al Settecento, con il suo carico di terracotta.
I pescatori hanno immediatamente allertato i ricercatori del Centro studi interdisciplinari Gaiola Onlus, che da diversi anni collaborano con la Soprintendenza Archeologica di Napoli per lo studio e la tutela dell'Area marina protetta del Parco sommerso di Gaiola.
In un primo momento i ricercatori hanno ipotizzato che si trattasse di una nave risalente all'epoca romana o addirittura greca, ma dopo l’immersione al largo di Posillipo gli studiosi hanno potuto verificare che si trattava di uno scafo del Settecento.
L’assenza di derrate alimentari all’interno della nave lascia pensare che l’imbarcazione fosse diretta a una meta vicina, forse
Pozzuoli. Dalle prime ispezioni è emerso che il vascello è stato già “visitato” in passato, dato che il carico di terracotta è stato spostato e, probabilmente, in parte depredato da alcuni predatori di oggetti preziosi.
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